Abituatevi all’idea che il pasto si chiuderà con un dessert salato. Il cavolfiore sta diventando uno degli ingredienti fondamentali per la mousse. Lo chef David Toutain a Parigi serve in tavola mousse al cioccolato bianco, cavolfiore e cocco. La parola Arepa non è ancora entrata nel nostro vocabolario quotidiano ma a fine 2018 tutti l’avrete assaggiato almeno una volta. È un pane di origine venezuelana fatto di farina di mais e ripieno di carne, formaggi, avocado, uova. Questo sarà sicuramente l’anno del pane visto che i ristoranti ne stanno nuovamente facendo largo uso. Impastato in chiave moderna ma ripescando antiche ricette, grani e farine, ristoratori e panettieri stanno riscoprendo l’arte della panificazione. I piatti di origine indiana saranno tra i più apprezzati e preparati. Sapori speziati e particolari delizieranno le papille gustative degli Italiani.
Gli chef si stanno schierando in prima linea per combattere gli sprechi alimentari, per migliorare gli standard dei cibi serviti nelle mense, per aiutare i popoli colpiti dai grandi cataclismi. Grandi sogni che tutti speriamo si realizzino. Consumatori esigenti e consapevoli potranno dormire sonni tranquilli. Le regole sulle etichette dei cibi sono sempre più ferree per garantire qualità e tracciabilità. Calorie nei menu e impatto ambientale, contraddistinto da un bollino verde, saranno le nuove ulteriori garanzie. Sempre più importante diventerà la collaborazione tra chef e medici. Questo nuovo trend ha la finalità di garantire a tutti diete equilibrate e sane. Zucchero ciao ciao! Benvenuti sciroppi ricavati da radici, granturco, frutta e verdura. Il mondo della gastronomia sta combattendo la disparità di genere, troppi uomini nelle cucine. Donne fatevi avanti. Il tanto amato e odiato fritto ritorna sulle tavole. Una vera delizia per il palato, un po’ meno per la pancia. Ma se fatto a regola d’arte un po’ di (sano) fritto non fa male a nessuno. Funghi benefici per la salute, uno studio portato a termine dal team del Mugaritz lo conferma. La squadra ha ricreato il “Noble Rot” del vino infestando una mela con due tipi di funghi e lasciando che gli ospiti digerissero il prodotto. I risultati sono stati incredibili. Il Noma riapre con René Redzepi proponendo un menu che varia in base ai cicli naturali di produzione e alle stagioni e portando le nuove tendenze che pian piano stanno influenzando il globo.

Testo di Carlotta Del Bello