Bagna càuda - Bagna càudaLa signora dell’aglio

A Caraj l’àn piantà l’aj… Così ha inizio la filastrocca, che di Caraglio, caposaldo della cuneese Valle Grana, ricorda la storica vocazione alla coltivazione dell’aglio. Un aglio singolare, dalle proprietà terapeutiche e dalle caratteristiche organolettiche così particolari da avergli aperto le porte di non poche cucine stellate. A raccontarcene le virtù è Debora Garino, che del Consorzio dell’Aglio di Caraglio è l’attivissima presidente.

Un aglio assai virtuoso…

«La caratteristica principale del nostro aglio, oggi anche Presidio Slow Food, – spiega Debora – sta nel suo sapore: l’Aglio di Caraglio è dolce e delicato. Digeribile da tutti senza dare problemi, non è necessario alcun accorgimento in cottura per renderlo più assimilabile. E poi, come si trova scritto sui vecchi mercuriali, il nostro aglio fa bene: è un antibiotico naturale e un regolatore di pressione. Le famiglie in cui si mangia più aglio sono di sicuro le meno esposte alle malattie».

… ma anche assai goloso!

Ed è sempre Debora a raccontarci gli usi dell’Aglio di Caraglio in cucina. Dai più classici e prevedibili, come nella piemontesissima bagna caôda, o nell’altrettanto tradizionale bagnet vert, fino alle più raffinate eccellenze, frutto della fantasia dei produttori del Consorzio. Noi abbiamo assaggiato alcune vere e proprie delizie, come quelle create e prodotte dalla Fattoria dell’Aglio, l’azienda di Debora Garino e Sandra Arneodo.

  • Aglio di Caraglio

Un Aglio che, volendo, si fa Nero

Ecco l’inaspettato Aglio Nero, salutare toccasana che ha la dolce consistenza delle prugne secche e il retrogusto della liquerizia.
Ed ecco la godibilissima AJ love you, una crema all’aglio spalmabile dagli utilizzi più vari. «Ma non chiedetemi la ricetta – su questo Debora è categorica– la sua è una lavorazione complessa. Gli ingredienti, invece, sono semplicissimi: latte, olio, qualche erba aromatica e… il tocco segreto: l’Aglio di Caraglio! »

www.fattoriadellaglio.com

ph@emiliano sciandra