Ci sono legami che non si spezzano mai. Anche quando finiscono. Si conclude un’era, si volta pagina, ma il presente è impregnato di storia. Bernard Noblet, chef de cave a Vosne-Romanée, lascia Romanée-Conti. Dopo quasi 70 anni, al Domaine de la Romanée-Conti, finisce l’era dei Noblet. Bernard infatti è ‘figlio d’arte’ e dal 1978 ha lavorato a fianco al papà (chef de cave dal 1946), prendendo successivamente il suo posto nel 1986 per poi cedere, oggi, il testimone al giovane e rampante Alexandre Bernier, suo braccio destro negli ultimi otto anni e con un curriculum di tutto rispetto che vanta un’esperienza al Domaine Chanson Père et Fils, a Beaune, e un Brevet de technicien supérieur in viticoltura ed enologia. Le aspettative sono molto alte. Sarà un ruolo molto impegnativo e una grande responsabilità per il giovane Bernard, pronto ad accogliere la sfida e ad assumere il prestigioso incarico (che sarà ufficialmente suo a febbraio 2018), nel Domaine tra i più blasonati al mondo (un’azienda biodinamica certificata con 29 ettari di vigneto tutti Grand Cru). “È una svolta importante – commenta Aubert de Villaine, co-direttore del Domaine de la Romanée Conti – che però non cambierà la filosofia aziendale incentrata sul vigneto e sulla collaborazione. In aree come la nostra siamo fortunati a non avere a che fare con i cosiddetti ‘winemaker’ che pretendono di decidere tutto sia in vigna che in cantina. Bernard Noblet è stato il nostro maestro di cantina con un ruolo vitale, come Nicolas Jacob è, dal 2007, il responsabile dei vigneti. Le decisioni fondamentali le hanno sempre prese insieme. Nella nostra azienda non separiamo mai la vite dal vino”.
Testo di Lea Gasparoli