The Manzoni Milano – Se cucina e design sono in sintonia
A 90 metri dal Teatro alla Scala, tra Piazza Duomo e Galleria Vittorio Emanuele, il famoso designer londinese Tom Dixon firma gli arredi e lo stile del ristorante The...
Testo di Piergiuseppe Bernardi
Siete al Vinitaly e presumete una serie di dure giornate? Prendetevi una pausa tutta per voi e, fuggendo dal caos degli stand e dalle elitarie cene organizzate per l’occasione dai produttori di vino, in appena tre quarti d’ora di auto raggiungete Calvisano. Sarà nel cuore di questo piccolo paese bresciano che, finalmente lontani da ogni ritmo frenetico, potrete vivere l’esperienza di una ristorazione d’essai che, pur avendo fatto i conti con la contemporaneità, continua tuttavia a lasciar trapelare le sue antiche origini di “albergo con stallaggio”.
Sedersi ad uno dei tavoli de Al Gambero significa sentirsi immediatamente immersi in una storia di sapori lunga oltre 250 anni: due secoli e mezzo nei quali, succedendosi di generazione in generazione, la famiglia Gavazzi ha saputo trasformare quella che era un’antica locanda in un ristorante prestigioso. Un ristorante la cui qualità non solo continua da decenni ad essere premiata dalle più famose guide di settore, ma anche e soprattutto viene apprezzato da una clientela che vede nell’essenzialità raffinata della sua cucina un irrinunciabile punto di riferimento.
250 anni non sono un giorno. E finiscono col creare uno stile: uno stile di accoglienza, uno stile di servizio, uno stile di cucina. Un pranzo o una cena ai tavoli de Al Gambero saranno così un’esperienza unica, certo per la cortesia che farà da loro da sfondo e per la professionalità con cui ogni vostra esigenza sarà soddisfatta, ma soprattutto per i piatti che arriveranno in tavola. Piatti finalmente non prigionieri della moda del momento o della creatività a tutti i costi, ma in grado invece di far affiorare i sapori antichi che questa famiglia, pur facendo i conti con le esigenze di mercato, ha comunque saputo salvaguardare e valorizzare.
Frastornati ormai da cucine tanto concettuali da sfiorare il cervellotico, di fronte ai piatti del ristorante Al Gambero potrete finalmente tirare un sospiro di sollievo. I sapori, per limitarsi a pochi esempi, dell’essenziale Coppa Martini di purè di patate, mazzancolle e caviale, dei suadenti Tagliolini di pasta fresca, pomodoro basilico e Bagoss, dell’elegante Chateaubriand con funghi porcini, o infine dell’avvolgente morbidezza del Gelato alla crema all’antica maniera sono davvero sapori netti, frutto di materie prime di prim’ordine e di una cucina capace di esaltarne la qualità, senza sotterfugi e scorciatoie. Con un risultato che saprà stupirvi.
Credit: ph@algamberoristorante; ph@p.bernardi
A 90 metri dal Teatro alla Scala, tra Piazza Duomo e Galleria Vittorio Emanuele, il famoso designer londinese Tom Dixon firma gli arredi e lo stile del ristorante The...
A scoprire questo rhum a a farlo conoscere in Italia, e stiamo parlando ovviamente del J.M., è stato lo stesso Presidente della Sagna S.p.A., Giusto Lusso. In viaggio a...
A breve distanza dal borgo medievale di Satriano di Lucania, Sotto la Torre è un punto di riferimento prezioso per i cultori dei saperi e sapori della migliore tradizione...