Gabriele Gorelli, MW

Bordeaux in scena a Verona

Crus et Domaines de France porta l’anteprima dell’annata 2020 dei grandi rossi (e bianchi) d’Oltralpe a Verona, a Villa Ca’ Vendri. Più di 100 campioni diversi dalle diverse zone della denominazione, per offrire a un pubblico circoscritto di stampa e clienti una panoramica sull’ultima annata, ancora in fase di finitura. In degustazione, nel corso di una master class guidata da Gabriele Gorelli MW, anche l’annata attualmente disponibile, la 2018. Degustazione ricca in conferme, ma non senza qualche colpo di scena.

La Famiglia Helfrich

Una storia di famiglia nata nel 1979 in Alsazia. Joseph Helfrich sogna di dare vita a una realtà che potesse valorizzare tutte le principali aree d’eccellenza vitivinicola francese. Languedoc, Bordeaux, Jura, Loira, Borgogna, Valle del Reno, fino in Provenza. Un ambizione divenuta realtà, oggi la Famiglia Helfrich vanta aziende di proprietà nelle migliori zone di produzione, detiene l’esclusiva nella distribuzione di altre realtà ed è primo esportatore di vino francese nel mondo toccando più di 170 paesi. Oggi la famiglia gode della presenza attiva di Frédric e Anne-Laure, figli di Joseph.

2020 en primeurs e la denominazione

Poter assaggiare en primeurs è tanto un privilegio quanto una responsabilità. Specialmente se parliamo di vini rossi, ancora desiderosi di stare in legno e bottiglia. Quando nominiamo Bordeaux ci viene in mente subito il vino rosso (80% della produzione totale della denominazione), sebbene si producano anche piacevoli bianchi e sopratutto il vino bianco dolce per eccellenza, il Sauterns, l’oro liquido di fama mondiale. “Taglio bordolese” è ormai un’espressione di uso comune e sta a indicare l’insieme di vitigni rossi locali che tanto ci piacciono. Cabernet sauvignon e franc, un po’ di petit verdot, e ovviamente il merlot, che ha reso leggenda i Grand Cru della “rive droite”.

La master class 2018 con Gabriele Gorelli

A guidare la master class con le annate 2018, Gabriele Gorelli. Primo e per ora unico Master of Wine italiano. La scelta delle etichette ha ovviamente voluto ricostruire un viaggio non solo sensoriale. 2018: An Expectional Vintage, così la racconta il Crus et Domaines de France. Un annata anche fatti di estremi, con un inizio di primavera fredda e tempestosa e un fine stagione caldo e secco. Il tutto si traduce in vini potenti e densi, forse proprio quello che ci aspetteremo nell’immaginario comune, dalla componente tannica ben presente ma equilibrata. Nota interessantissima: ottimo il potenziale d’invecchiamento.