La Franciacorta, in pochi decenni, ha saputo imporsi con i suoi vini come un fenomeno di successo, dettato non da un pregresso vitivinicolo di rilievo, bensì da una strategia sapientemente orchestrata. Proprio da quest’ultima è venuta prendendo forma l’immagine di un territorio in grado di produrre bollicine capaci di connotarsi per una qualità in grado di giocare un significativo ruolo nell’universo internazionale del perlage. E ad emergere, nel vivace orizzonte di questa strategia, sembra essere un’esigenza di qualità a tutto campo.
È stata questa la sensazione che ci ha accompagnati nel corso della verticale di Franciacorta tenutasi negli spazi della Ca’ d’Or di Borgo Santa Giulia. Le diverse bollicine che abbiamo assaggiato, sia quelle che più ci hanno convinto, come il notevole Blanc de Blancs millesimato o l’elegante Satèn, sia quelli i cui sapori sono stati forse solo un po’ oscurati da quelli più complessi dei loro fratelli maggiori, hanno saputo trasmetterci l’impressione che qui la qualità, mirata a valorizzare al massimo le potenzialità dei vitigni di quest’area, rappresenti un imperativo categorico.
La qualità che persegue Ca’ d’Or non è però declinata soltanto in direzione del buono, ma anche del bello. È in questa doppia prospettiva che Ca’ d’Or, oltre a puntare sull’eccellenza del prodotto, si è concentrata anche sull’estetica della bottiglia: così se quest’ultima ha assunto una forma allargata, al fine di favorire l’azione dei lieviti e migliorare le diverse tipologie di Franciacorta contenute, proprio attraverso questa stessa forma essa è divenuta riconoscibile, dando alla Ca’ d’Or una visibilità destinata a tradursi in una sensibile crescita di prestigio del brand.
La cura di questo specifico aspetto risulta un corollario decisivo della strategia messa in atto dalla Ca’ d’Or. Le bottiglie della casa vinicola, realizzate da Euroglass utilizzando il vetro della francese Saverglass, risultano impreziosite anche da una decorazione: una maschera veneziana volta a evocare il remoto legame della Franciacorta con la Serenissima. E la valorizzazione del Franciacorta attraverso il suo contenitore culmina in una bottiglia davvero d’essai: quella creata e decorata a mano dalle prestigiose Vetrerie di Empoli per la Reserve Franciacorta Montenapoleone.
Testo di Piergiuseppe Bernardi