Silvio Dani, Consorzio dei Vini dei Colli Iberici e Vicenza
Silvio Dani, presidente del Consorzio dei Vini dei Colli Iberici e Vicenza.

La sua riconferma a Presidente nasce certamente da un grande consenso sul lavoro fatto nei suoi due mandati alla guida del Consorzio. Quali sono stati i principali obiettivi raggiunti?

Innanzitutto la modifica del disciplinare Colli Berici, finalizzata in particolar modo alla caratterizzazione della tipologia Colli Berici rosso, rendendo obbligatorio l’uso di una percentuale minima del tai rosso, il vitigno simbolo della zona. Ciò potrebbe permetterci di smarcarci dal nome dei vitigni puntando sul nome del territorio.
Poi va ricordata la completa riqualificazione degli spazi consortili presso Palazzo Pisani a Lonigo, che sono stati resi polifunzionali e idonei all’esposizione dei prodotti degli associati e all’organizzazione di degustazioni guidate, come un’ideale porta di ingresso dei Colli Berici.

Veniamo ora al nuovo mandato. Solo continuità col passato o individuazione di obiettivi ancora più ambiziosi?

Sicuramente continuità col passato con lo sviluppo della produzione delle tipologie Colli Berici bianco e rosso. Inoltre implementazione del turismo enogastronomico, per diffondere sempre più la conoscenza delle bellezze architettoniche, culturali, paesaggistiche e delle esperienze all’aria aperta che si possono trovare sui Colli Berici. Nelle nostre intenzioni, infine, c’è un percorso da condividere con Regione e Ministero per cercare di rendere il nome tai rosso utilizzabile solo nell’ambito dei vini DOC Colli Berici.

Vini dei Colli Berici tra mercato interno e mercato estero? Quali sono le strategie che intende adottare per far crescere i due mercati?

I Colli Berici, seppur poco conosciuti, sono un luogo meraviglioso dal punto di vista paesaggistico e una delle nostre armi vincenti è portare operatori e stampa nel territorio. Purtroppo, data la situazione attuale condizionata dall’emergenza Covid-19, per quest’anno ci focalizzeremo su incoming di operatori italiani, mentre per l’estero ci stiamo attivando per delle collaborazioni con alcune importanti riviste di settore straniere. 

Quale ruolo può giocare il turismo nel far conoscere in Italia e all’estero i vini che il consorzio che lei guida rappresenta?

I Berici si trovano a metà strada tra Verona e Venezia, i due principali poli di attrazione turistica del Veneto. La vera sfida futura sarà intercettare questi flussi di turisti, anche attraverso l’inserimento nei principali circuiti enogastronomico internazionali. Sicuramente il turismo rappresenta una importante risorsa, anche perché ogni bottiglia di vino che viene portata a casa rappresenta un piccolo pezzo di territorio, che magari viene condiviso con altre persone che non conoscono il luogo di provenienza del vino, suscitando curiosità e interesse.

Info: consorzio.bevidoc.it