Anche quest’anno San Vito Lo Capo, punta estrema dell’occidente siciliano, ospiterà dal 21 al 30 settembre il “Cous cous fest” giunto ormai alla sua ventunesima edizione. Non è casuale la scelta di questo antico borgo marinaro come location, poichè la provincia di Trapani, ben nota per avere alcune tra le più belle spiagge d’Italia, è anche sede delle più antiche comunità nord-africane di Sicilia.
Per il quarto anno consecutivo, il Cous cous fest ospiterà il “ Campionato italiano Bia CousCous”, che metterà a confronto, il 22 e il 23 settembre, cuochi provenienti da tutta Italia che si cimenteranno nella preparazione di ricette a base di cous cous. Una giuria tecnica selezionerà 5 partecipanti – votati anche on-line-. Il vincitore farà parte della squadra italiana in gara al Campionato mondiale di cous cous che vedrà la partecipazione di chef provenienti da 10 paesi del mondo.
Il cibo diventa dunque strumento di integrazione, di accettazione reciproca di un bagaglio culturale che a tavola trova piena celebrazione. Proprio il cous cous è l’emblema del sodalizio arabo-siculo che nella provincia di Trapani ha trovato la sua maggiore espressione, trasformando l’ingrediente principe della cucina maghrebina in pietanza tradizionale, pur se nella versione con brodo di pesce.
La kermesse in pochi giorni consegnerà migliaia di piatti di cous cous, preparato secondo le più svariate ricette che traggono ispirazione dalla tradizione dei paesi in gara; la variante con brodo di pesce è quì presentato nella forma in cui è nato nel XVI secolo alla Torre di Ligny, quartiere trapanese un tempo abitato da marinai ed armatori che ne rappresentano, di fatto, gli inventori.