panettone Forno Rizzo

Primi passi

28 anni di storia nel campo dell’arte bianca, iniziati nel lontano 1992. Dopo aver preso in affitto un forno a Varmo e sperimentato pane e pasticceria secca, Alessandro e Catia si spostano a Tarcento (UD). Qui rendono più varia la loro offerta con creme, mignon, torte moderne e cioccolata, cominciando però a coltivare una nuova sfida: il locale si arricchisce di una caffetteria e di un bistrot, che spesso ospita riuscite serate a tema, dove non mancano mai, protagonisti della scena, i lievitati integralmente realizzati con la pasta madre.

Il lievito madre come segreto

Il primo pezzo di pasta madre è stato donato ad Alessandro Rizzo nel 1992 da Marinato, di Portogruaro. Ed è ancora questa pasta madre, rinfrescata nel corso degli anni, a venire oggi utilizzata per la produzione di tutta la loro linea: brioche, pane e lievitati. Con il lievito madre poi, il pasticcere ha iniziato ad impastare anche i primi panettoni e colombe, con l’aiuto di un esperto milanese: Achille Zoia. La preparazione di questo dolce natalizio inizia già ai primi di novembre, sia per fare per tempo i test alla farina e al lievito, sia per poter partecipare ai diversi concorsi legati al Panettoni, non senza risultare vincitori, nel 2020, a “Una Mole di Panettoni”, a Torino.

Un panettone ispirato dalla “pinsa”.

Se il panettone più richiesto è quello tradizionale milanese, fatto nello stampo basso galup senza glassa, il più originale al Forno Rizzo è decisamente il Tarcentino, ispirato alla pinsa tipica dell’Epifania fatta con mais, frutta secca, uvetta e glassa. Ma ci sono anche quello con frutti di bosco e cioccolato bianco; il Rocher, per gli amanti del cioccolato; quello, infine, con zafferano e marron glacé. Il loro denominatore comune è però la qualità delle materie prime e la valorizzazione del territorio: basti pensare allo zafferano e al miele, che provengono entrambi dalla conca tarcentina.

Cambiare per restare se stessi

A febbraio 2020 Alessandro ha cominciato a studiare i panettoni farciti con le creme. Attraverso una siringatrice, è riuscito ad impreziosire il grande lievitato con l’aggiunta della crema al pistacchio, al limoncello e al caffè, inserendole attraverso 16 punti diversi; i panettoni sono poi stati decorati rispettivamente con granella di pistacchio, riccioli di cioccolato bianco e perle di cioccolato bianco e al latte. Sicuramente l’inizio di nuove avventure, sempre puntate però sull’elemento base che ne fa la differenza: il lievito madre.

ilfornorizzo.it