Il Buttafuoco Storico, vino prodotto in provincia di Pavia nel territorio chiamato “lo Sperone di Stradella”, delimitato a Ovest dal torrente Scuropasso, a Est dal torrente Versa, a Nord dalla Pianura, festeggia quest’anno il 23 compleanno dalla fondazione del Club omonimo. Undici giovani viticoltori della zona, nel 1996, si erano dati uno statuto che vincola i soci, da allora ad oggi saliti a 14, a produrre il vino secondo un rigido regolamento interno. L’idea iniziale era di produrre un vino rosso fermo, strutturato e da invecchiamento, scegliendo con cura i migliori grappoli in vigna per ottenere la massima qualità.
Il marchio adottato è ancora composto da un ovale, rievocazione della botte tipica dell’Oltrepò Pavese, sostenuto dalla scritta Buttafuoco e dal quale si dipartono due nastri rossi rappresentativi dei due torrenti che delimitano la zona storica di produzione. All’interno dell’ovale si trova la sagoma di un veliero a ricordare che, nella seconda metà del 1800, la Marina Imperiale austro-ungarica varò una nave dal nome Buttafuoco. Un marchio destinato a contrassegnare un vino che, frutto di un clima si abbastanza freddo in inverno e caldo e ventilato in estate, garantisce una maturazione graduale e completa delle differenti varietà utilizzate per crearlo.
Il Buttafuoco Storico, fermentato con macerazione congiunta dei diversi vitigni e affinato in legno di rovere per almeno dodici mesi, è frutto di almeno un 50% Croatina che regala al vino l’intensità tannica, il colore e i sentori di frutta rossa, poi di un 25% di Barbera, che forma con la sua acidità la spina dorsale del vino e permette una maggiore estrazione dalle vinacce della Croatina. A completare la composizione del vino le varietà autoctone Ughetta di Canneto e Uva Rara danno invece note eleganti e una piacevole austerità, scelte nella giusta proporzione dai Vignaioli del Club.
Il Ministro delle Politiche Agricole Alimentari, Forestali e del Turismo Gian Marco Centinaio ha commentato, in occasione del festeggiamento del compleanno, «L’obiettivo che si pone il Club del Buttafuoco Storicoè far conoscere il vino, che rappresenta l’eccellenza dell’Oltrepò Pavese. Non si tratta solo di un’etichetta o di un’azione commerciale, ma di un progetto pluriennale che coinvolge territorio e turismo».
Testo di Giovanna Moldenhauer