Quando l’ospitalità comincia da un sorriso

INTRECCI Accademia
Dominga, Marta ed Enrica Cotarella

È il sorriso di chi ti accoglie, lo sappiamo bene, il biglietto da visita di un ristorante. Ma se in una trattoria a gestione familiare il calore dell’ospitalità  può anche supplire a qualche incertezza nel servizio, questo non può certo valere in un locale dal tono più elevato.  Dove spesso però l’attenzione si concentra sulla ricerca di uno chef di prestigio, in grado di offrire un menu attraente e intrigante, senza badare troppo al personale di sala. Cui invece tocca un compito altrettanto essenziale: quello di ricevere e ascoltare il cliente e magari, perché no? aiutarlo al meglio nelle sue scelte. 

L’importanza della sala

Un problema, questo, che si presenta sempre più spesso anche ai frequentatori di stellati. Un problema cui i ristoranti del futuro dovranno trovare rapidamente una soluzione, soprattutto ora che il villaggio globale ha cambiato profondamente il modo tradizionale di considerare il turismo. Discipline come Tecniche di accoglienzaPsicologia del cliente, affiancate dalla conoscenza delle lingue straniere e del mondo del marketing sono infatti indispensabili per districarsi in una realtà ormai così complessa come quella della ristorazione. Un problema che soltanto una scuola ad indirizzo specifico può risolvere.

Un’Accademia in un Campus

Un Campus italiano d’ispirazione europea. Questa l’idea vincente che sostiene INTRECCI, l’Accademia per l’alta Formazione dei professionisti di  sala, fondata nel 2017 da Dominga, Marta ed Enrica Cotarella. Immerso nella natura di Castiglione in Teverina, un piccolo borgo ai confini tra Lazio e Umbria, il Campus ospita per ogni anno accademico non più di 25 studenti, tra i 18 e 30 anni, impegnati in lezioni teoriche e stages presso prestigiosi ristoranti italiani e internazionali. Al termine, il conseguimento di un diploma che aprirà loro il mondo del lavoro ad altissimi livelli.

Un’Academy in giro per il mondo

Da Accademia a… Academy: il futuro di INTRECCI è già cominciato. Dall’autunno 2018 è in corso il processo di internazionalizzazione che prevede collaborazioni e gemellaggi con analoghi istituti all’estero: Spagna, India e Stati Uniti sono i primi paesi coinvolti. Perché il futuro dell’alta ristorazione, ormai lo sappiamo, è nel villaggio globale. Che si trova…on the road.

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