Monte del Frà – Un Custoza premiato da Wine Spectator
Il Custoza più buono del mondo? Secondo Wine Spectator, nel 2020 è il Cà del Magro dell’azienda Monte del Frà.
Testo di Giovanna Moldenhauer – Photo @ Mirabella
La cantina franciacortina ha avviato da breve tempo una produzione di due vini fermi in purezza Palazzina Pinot bianco e Maniero Pinot nero, potenziando l’attenzione per queste varietà. Una scelta nata dalla volontà di rilanciare un’altra espressione delle loro vigne, soddisfacendo così a una richiesta esistente per l’estero e sollecitandone una nuova a livello nazionale. Freschezza, immediatezza e tipicità sono le peculiarità di queste etichette, per le quali sono stati scelti i vitigni ritenuti maggiormente rappresentativi del territorio e dello stile della famiglia Schiavi.
Uno dei tratti distintivi della cantina è sicuramente l’utilizzo del Pinot bianco, con diversi ettari dedicati e un’esposizione ideale in collina. La varietà dona freschezza, eleganza, gentilezza, alleggerendo e compensando la possibile pesantezza dell’andamento climatico. Mirabella oggi è in grado di proporne tre interpretazioni con un differente approccio. Infatti è presente in varie percentuali nelle cuvée dei Millesimati e in parte nel Satèn, per essere vinificato in purezza nella versione Riserva, dai migliori grappoli, tutti loro Franciacorta e fermo in Palazzina.
Le uve provengono da vigneti in regime biologico, tendenzialmente più giovani rispetto a quelli per i Franciacorta, ai quali si è aggiunto nel 2020 un nuovo impianto di 2 ettari, equamente suddiviso tra le due varietà. Per la vinificazione è stato scelto il cemento per le prime fermentazioni e per la macerazione del Pinot nero. Le nuove selezioni, che sostituiscono completamente i precedenti vini fermi, porta con sé anche l’introduzione del tappo stelvin, comunemente noto come tappo a vite, perfettamente in linea con le caratteristiche dei vini, sia dal punto di vista organolettico che stilistico in degustazione.
Due vitigni che nel 2020 hanno vissuto una bella stagione per qualità e quantità dei grappoli. «Le rese sono state buone e lo stato di salute impeccabile – dichiara Alessandro Schiavi, enologo – La vendemmia non è stata facile per la gestione dei diversi stadi di maturazione del mese di agosto». Da una prima valutazione delle uve e dei mosti «il Palazzina Pinot bianco e il Maniero Pinot nero – continua Alessandro Schiavi – hanno ottenuto il massimo delle performance con bellissime acidità. In sintesi la vendemmia 2020 si è contraddistinta per finezza, eleganza e longevità».
Il Custoza più buono del mondo? Secondo Wine Spectator, nel 2020 è il Cà del Magro dell’azienda Monte del Frà.
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