Lavazza, piccola drogheria nata a Torino a fine Ottocento e ben presto trasformatasi in una sempre più solida azienda di miscelazione del caffè, ha appena inaugurato nel capoluogo subalpino la sua nuova sede operativa. Non si tratta però soltanto di un centro gestionale, ma di un ecosistema di spazi concepito per far interagire efficacemente tra loro universi culturali e sociali non necessariamente contigui. È forse questa la ragione per cui il nuovo sogno torinese di Lavazza, pur in linea con la concretezza piemontese, ha preso il suggestivo nome di Nuvola.

Negli oltre 30 mila metri quadrati dell’innovativa Nuvola, in una prospettiva capace di far trasparire anche visivamente i valori che hanno accompagnato la storia della Lavazza, a entrare in osmosi sono architettura e food, tecnologia e cultura, convegnistica e grandi eventi. Il tutto consapevolmente inserito in un quartiere periferico di Torino con l’intento di diventarne il traino e di favorirne la trasformazione, già in atto, con iniziative capaci di coinvolgere e stimolare il suo tessuto sociale.

L’idea che soggiace alla Nuvola è quella della condivisione: di progetti innanzitutto, visto che la Nuvola è primariamente il cuore pulsante della Lavazza dove si disegnerà il futuro dell’azienda; di cibo poi, in quanto a Nuvola trovano posto Condividere, ristorante Gourmet ideato da Ferran Adrià e condotto da Federico Zanasi, e Bistrot, spazio dedicato invece alla ristorazione collettiva di qualità; di cultura infine, visto che Nuvola ospita un Museo dedicato al caffè e la nuova sede dell’Istituto di Arte Applicata e Design, oltre a integrare nei suoi spazi un’area archeologica.

«Abbiamo voluto che Nuvola – ha dichiarato durante l’inaugurazione Alberto Lavazza, presidente del gruppo omonimo – fosse molto di più del quartier generale di un’impresa moderna. Per questo Nuvola sarà una sorta di grande portale che mette in relazione la nostra azienda, la città dove siamo nati e gli oltre 90 Paesi in cui Lavazza opera. E tutto questo in una prospettiva di condivisione che ha il suo simbolo proprio in questo spazio dove le persone si mescoleranno, lavoreranno insieme, produrranno, si confronteranno e comunicheranno con il mondo».

Testo di Piergiuseppe Bernardi

www.lavazza.it/nuvola