CellaGrande. Roberto Bagnod e Donato Lanati scommettono sull’Erbaluce
In un’interessante degustazione, Roberto Bagnod e Donato Lanati hanno esplorato le potenzialità dell'Erbaluce. Il futuro è certo brillante.
Testo di Erika Mantovan
Per riaccendere i riflettori su uno dei più ricchi polmoni d’uva del nord Italia, quell’Oltrepò punteggiato da castelli e varietà autoctone, sei diverse istituzioni hanno strutturato cinque diversi progetti promozionali. Dopo un periodo acritico, Regione Lombardia, Unioncamere Lombardia e la Camera di Commercio di Pavia in collaborazione con il Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese, il Distretto del Vino di Qualità dell’Oltrepò Pavese e il Consorzio Club Buttafuoco Storico si sono seduti allo stesso tavolo.
Tra gli obiettivi principali c’è sicuramente il desiderio di vedere l’Oltrepò Pavese tornare alla popolarità del 1912, quando lo spumante prodotto in queste terre era pubblicizzato accanto alla Statua della Libertà. Per farlo, si punterà al turismo slow supportato da una App capace di guidare alla scoperta del territorio attraverso 15 itinerari differenti che abbracciano l’enogastronomia, il paesaggio e le attrattive naturali. Itinerari tutti fruibili in autonomia: in automobile, a piedi, in bicicletta o a cavallo.
Si chiama “Oltrepò Food & Wine” l’operazione messa a punto per far scoprire le tipicità dell’areale raccontate tramite una degustazione guidata online dove i protagonisti sono stati: i vini, dal Buttafuoco al Riesling, i salumi (salame di Varzi) Dop, i formaggi (Taleggio Dop), le marmellate (cipolla rossa), i mieli (castagno), i prodotti da forno e le diverse tipologie di risotto. Una modalità calembour, ma efficace per approfondire e, in molti casi, reperire nuovi stimoli: i cosiddetti motivi di viaggio.
Si pensa globale per agire locale. Per fare crescere un territorio, l’Oltrepò Pavese, il primo ambasciatore deve essere il tessuto socio-economico che lo compone. Nel palinsesto delle attività non manca dunque una strategia di marketing territoriale rivolta esclusivamente al vino. L’obiettivo è di fare cultura dell’Oltrepò sia all’Oltrepò sia ai turisti e appassionati che lo visiteranno. Un’operazione che si svilupperà attraverso il sito pensato come un incubatore di notizie e curiosità volto a coinvolgere tutti gli asset del territorio legati al settore enogastronomico.
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In un’interessante degustazione, Roberto Bagnod e Donato Lanati hanno esplorato le potenzialità dell'Erbaluce. Il futuro è certo brillante.
Un progetto culturale e identitario, nato da un'idea di Davide Canina supportato dalla cantina Produttori di Govone. L'obiettivo? Esaltare i terroir dell'astigiano.
Crus et Domaine de France e Les Grands Chais de France a Verona per far conoscere i prossimi Grand Cru de Bordeaux.