Tutti i numeri del successo 2022

La nona edizione di Only Wine Festival si è chiusa con un vero bagno di folla, oltre ogni aspettativa. Città di Castello, in Umbria, ha ospitato anche quest’anno il Salone dei Giovani Produttori e delle Piccole Cantine, nel parco di Palazzo Vitelli a Sant’Egidio. I numeri parlano chiaro e anche l’atmosfera respirata nella tre giorni: oltre 3000 visitatori, 150 cantine, 200 operatori del settore, oltre 100 giornalisti e wine writer accreditati. E ancora un’intera giornata dedicata agli operatori del settore, 1 seminario, 9 masterclass e 5 speed wine (di cui 3 in inglese).

only wine_calici_logo

Oltre 500 etichette da tutta Italia

I protagonisti sono stati loro gli “under 40”, fieri di esserci e di potersi raccontare finalmente dal vivo. Sono produttori proprietari di case vinicole con meno di 15 anni di storia e proprietari di cantine fino a 7 ettari, provenienti da tutta Italia. Un’edizione di successo anche nella qualità, con oltre 500 etichette da poter gustare. Piena soddisfazione quindi per l’ideatore Andrea Castellani: “Only Wine Festival è riuscito a raggiungere grande attenzione negli anni, sia a livello nazionale che internazionale, guadagnandosi un posto di rilievo nel panorama dei saloni dedicati al vino”.

Degustazioni e masterclass

Delizie e sapori, calici e profumi. Le degustazioni, sia libere che guidate da sommelier AIS, si potevano accompagnare con assaggi di prodotti tipici gastronomici locali e non, come formaggi, salumi, tartufo. Per i più curiosi le masterclass hanno fatto scoprire vitigni e vini talvolta sconosciuti ai più, come l’inaspettato Moscato di Saracena giunto direttamente dalla Calabria e illustrato dalla sommelier Chiara Giorleo. Insomma tanti momenti di piacere e tanta voglia di sorrisi, che sicuramente un po’ ci mancavano.

only wine_masterclass

Vini e non solo

La cultura del vino raccoglie consenti, soprattutto tra i giovani, e le contaminazioni piacciono ancora di più. Ospite d’onore della nona edizione è stato lo Champagne dei vigneron de champenois. E poi cocktail esclusivi, degustazioni di birra, whiskey e distillati. Unica mancanza? Una mappa per rintracciare più agevolmente le cantine negli stand… Ma forse è stato piacevole anche così, come una caccia al tesoro ‘divino’. L’evento si è confermato un’opportunità preziosa, soprattutto per i produttori giovani che cercano di “fare rumore”. Only Wine Festival di sicuro si è fatto sentire.


www.onlywinefestival.it

Credit: ph@onlywinefestival