L’accresciuta sensibilità all’ambiente e alla sua tutela sta sempre più pervadendo il mondo vitivinicolo. Ad attestarlo è innanzitutto l’adozione, da parte di un numero sempre più elevato di imprese appartenenti a questo settore, di processi di produzione e trasformazione rigorosamente ecocompatibili. Ed è sulla scia di questa sempre più marcata attenzione all’ambiente che non manca, in questo stesso contesto, chi ha deciso di scommettere sui giovani per promuovere il riutilizzo degli scarti di cantina per farne oggetti di design.

Proprio in questa prospettiva ha recentemente preso il via a Monforte d’Alba, su iniziativa dell’azienda vitivinicola Josetta Saffirio, un progetto certamente destinato, soprattutto per la sua lungimiranza, a far parlare di sé. Sara Vezza, giovane vignaiola titolare di questa dinamica realtà, nell’orizzonte di una partnership con l’Istituto Europeo di Design (IED) di Torino, offrirà ad alcuni giovani studenti di questa Università privata una possibilità unica: progettare e realizzare la trasformazione di scarti di cantina in oggetti di design.

«Il progetto, battezzato con l’acronimo ReWineD® (Recycled Wine Design) – chiarisce Sara Vezza – consentirà a nove alunni del secondo anno del Corso di Product Design dello IED di Torino di trarre ispirazione dagli scarti di cantina della Josetta Saffirio per farne degli oggetti capaci di coniugare una funzionalità concreta a forme esteticamente seducenti. Il tutto all’interno di un concorso che vedrà questi giovani sfidarsi sul piano della creatività ed essere giudicati da una giuria composta da designer, architetti e giornalisti del settore».

Difficile dire quali saranno le suggestive forme che andranno ad assumere bottiglie di vetro, tappi usati, vecchie botti, scatole di legno e di cartone, rotoli di etichette. La proposta più convincente però, il 4 maggio prossimo, si aggiudicherà una cospicua borsa di studio. Mentre Josetta Saffirio, che in questa operazione avrà come suo partner il network di architetti Italia Bellissima, confermerà come la strada del sostenibile e del biologico intrapresa nel 2004 sia divenuta un tassello ormai centrale della sua strategia aziendale.

Testo di Piergiuseppe Bernardi

www.josettasaffirio.com