Un onorevole prestato all’agricoltura

La questione è un po’ come capire se è nato prima l’uovo o la gallina. Perché in realtà l’amore per il vino da parte dell’onorevole Dario Stefàno ha origini antiche e radicate. Il primo ricordo appartiene all’infanzia, quando il nonno lo portava nella vigna di famiglia, un ricordo amorevole ma un po’ sfuocato. Molto centrati invece sono i ricordi successivi, costruiti per merito del suo impegno politico nel difendere e dare un’identità alla Puglia del vino e in particolare alla Puglia dei Rosati. Da quell’impegno nasce il suo omaggio formato 0,75 l, che si chiama, scanso equivoci, Tacco Rosa. 

Il tacco rosa d’Italia, la Puglia

Che la Puglia sia il tacco d’Italia siamo tutti d’accordo, che sia anche la casa di buona parte dei migliori rosati italiani è verità assodata. La posizione di leadership nel mondo dei rosati la deve non solo ad una naturale vocazionalità alla produzione di questa tipologia ma, in buona parte, anche all’operato di personalità come quella di Stefàno che si sono spese personalmente e professionalmente nel difendere la tipologia. Nel 2006 si oppose infatti al regolamento che proponeva di ottenere vini rosati dalla miscela tra bianco e rosso. Portò avanti la sua missione in seguito, in qualità di Assessore regionale per l’agricoltura per la Puglia.

Se ci mette lo zampino Cotarella 

La stimolo definitivo a diventare a tutti gli effetti produttore di vino arrivò dall’enologo Riccardo Cotarella. Fu lui a convincerlo a acquistare circa un ettaro e mezzo di vigna, garantendogli il sostegno per la parte enologica. Così dal 2019 inizia la gestione di un vigneto a alberello, con piante di 40 anni di età media, al fine unico di produrre vino rosato. “Al mondo dell’enologia italiana e ancora di più a quella del sud – commenta Cotarella – servono personalità forti tra i produttori. Il sud è sempre stato visto come serbatoio di vino sfuso, oggi invece si sta affermando per tipicità, vocazione e attitudine”. 

Tacco Rosa Dario Stéfano

Tacco Rosa 2020, 100% negroamaro

Uva rossa autoctona che possiamo riassumere come generosa, duttile e malleabile. Sa dare vita a potenti vini rossi dai lunghi affinamenti; sa essere un’ottima base spumante rosé; come può dare vita a vini fermi rosati che lasciano il segno. Ama l’alberello perché ombreggia naturalmente i grappoli; la naturale acidità delle uve è alta; le bacche cedono facilmente il colore al mosto, per questo per ottenere il color rosa pallido di Tacco Rosa la macerazione è pressoché inesistente. Tacco Rosa esiste in 6000 bottiglie, costo al pubblico tra i 15 e i 20€. La beva è elegante, agile e dinamica. Lo si apprezza da solo ma si presta piacevolmente a numerosi abbinamenti.