Come ogni anno, in vista del Vinitaly, cominciano a trapelare e ad essere ufficializzati notizie e dati relativi all’andamento delle produzioni e delle vendite dell’annata precedente. La prima ricerca organica in questo senso, elaborata proprio per Vinitaly dall’istituto di ricerca IRI, si è concentrata su un segmento di mercato molto particolare: quello della Grande Distribuzione Organizzata italiana. E l’esplorazione di questo segmento di mercato come canale di vendita dei vini ha riservato non poche sorprese.
Il primo dato significativo ad emergere riguarda proprio la Grande Distribuzione Organizzata; è quest’ultima infatti a costituirsi, con i suoi 505 milioni di litri venduti nel 2016 per il valore complessivo di oltre un miliardo e mezzo di euro, come il principale canale di vendita di vino. Ci si trova così di fronte alla riprova che, pur in una situazione nella quale i consumi hanno fatto registrare un significativo calo, il vino ha continuato invece a rappresentare un prodotto del quale i consumatori nel loro insieme hanno continuato a sentire la necessità.
A risultare particolarmente significativo, nel quadro globale che vede crescere l’acquisto di vino attraverso la Grande Distribuzione Organizzata, è il dato relativo alla vendita attraverso questo specifico canale dei vini DOP e IGP: 3,0% rispetto all’anno precedente, pari ad un a un valore di 1,46 miliardi di Euro. Analogamente, anche i vini in bottiglia a Denominazione d’Origine aumentano il loro volume di vendita del 2,7% e il loro valore del 4,4%, raggiungendo i 224 milioni di litri venduti con un implemento del 1,9% di un trend di crescita ormai divenuto costante.
Ad essere preferiti dai consumatori, nell’acquisto attraverso la rete della Grande Distribuzione Organizzata nel corso del 2017, sono stati i vini a Denominazione d’Origine, i vini bianchi fermi, gli spumanti secchi e i vini regionali. E se i vini rossi maggiormente richiesti sono quelli della Toscana, dell’Emilia Romagna e del Piemonte, i vini bianchi più gettonati sono invece risultati quelli del Veneto, del Trentino e Sicilia. Quanto poi alle bollicine va segnalato il significativo aumento, che raggiunge il 4,9% con 68 milioni di litri, della vendita di spumanti e champagne.
Testo di Piergiuseppe Bernardi