Cantine Monrubio e le sue due espressioni di Orvieto Classico DOP

di Giovanna Moldenhauer

Nel corso di un nostro viaggio a Orvieto abbiamo avuto la possibilità di assaggiare due espressioni di Orvieto Classico DOP, vino bianco iconico dell’antico borgo arroccato sulla rupe di tufo in Umbria.

Il vino Orvieto Classico e in particolare queste due espressioni di Cantine Monrubio, destinate solamente al settore Ho. Re. Ca., provengono dal comprensorio di questa denominazione. La storia dell’antica cittadina inoltre è legata ai Papi che, sin dai tempi più remoti, prediligevano non solo il borgo di Orvieto ma anche il vino bianco che gli da i natali, tanto che l’Orvieto Bianco è anche conosciuto come ‘il vino dei Papi’. Lì in una splendida cornice naturale, culla di secoli di storia agricola e vitivinicola, i soci della cooperativa Monrubio, da decenni fieri custodi delle loro vigne site su terreni vocati alla produzione di uve dall’eccelsa qualità, hanno scelto di produrre queste due etichette destinate al settore Ho. Re. Ca.. Complice di questa scelta è stato Riccardo Cotarella, in nome non solo della collaborazione iniziata nel 1981 ma anche per il fatto di essere profondamente legato a questi luoghi dato che si tratta della sua terra natale. Così, dalla selezione di una determinata quantità di uve, prima è stata realizzata l’etichetta Soana, espressione più fresca, poi qualche anno dopo la selezione Papabile con un anno in più di lisi sui lieviti fini. Entrambe riportano nella retro-etichetta la dichiarazione d’amore per il suo territorio di Riccardo Cotarella peraltro, completa della sua firma

‘L’amore che da sempre mi accompagna per la terra in cui sono nato, per le sue tradizioni, per i suoi sapori e per i suoi vini, si chiama Orvieto Classico Monrubio’.

Segue la presentazione e degustazione delle due etichette.

Soana Orvieto Classico DOP 2022

Ottenuta dall’uvaggio di Grechetto 40%, Trebbiano detto anche Procanico 40%, Vermentino 20%, su suoli sedimentari argillosi, con impianti a cordone speronato e guyot, a un’altitudine dei vigneti di 200~250 metri circa. In vendemmia la resa media si attesta su 75 quintali a ettaro. La vinificazione avviene in bianco per Grechetto e Vermentino, in crio-macerazione per Trebbiano, realizzata in acciaio. Con una gradazione alcolica di 12,5% nel calice è di un colore giallo paglierino, per poi avere un naso dall’impronta leggera di frutta bianca fragrante, completata da un tocco di banana. Al palato è piacevole, fresco, abbastanza sapido, con una buona persistenza e un retrogusto di frutta.

Voto: 88/100

Papabile Orvieto Classico DOP 2021

Ottenuto da l’uvaggio di Grechetto 40%, Trebbiano detto anche Procanico 40%, Chardonnay 20%, su suoli sedimentari argillosi, con impianti a cordone speronato, a un’altitudine dei vigneti di 250 metri. In vendemmia la resa media si attesta su 60 quintali a ettaro, con la raccolta di Chardonnay nella prima settimana di settembre, di Grechetto a metà mese e poi di Trebbiano a fine mese. In cantina la fermentazione alcolica avviene in acciaio inox per 12 giorni, con la macerazione a freddo sulle bucce per 12 ore alla temperatura di 10°C per lo Chardonnay, la vinificazione in bianco del Grechetto e in crio-macerazione per il Trebbiano, per poi restare sui lieviti fini per un anno. Nel calice ha una tonalità giallo paglierino brillante, con riflessi verdolini, per poi avere al naso sentori floreali di biancospino e acacia, un tocco agrumato di cedro, vegetale di timo, alloro e un finale di felce. All’assaggio ha struttura, un’ottima freschezza per poi avere una buona lunghezza dal retrogusto sapido.

Voto: 90/100