Cheese 2023: a tavola con il Parmigiano Reggiano. Ma non solo…

di Silvana Delfuoco

 

Che il Parmigiano Reggiano DOP si sposi benissimo con le bollicine Cocchi forse non è più una novità, ma quando ad accompagnarlo è un torinesissimo vermouth?

 

Bra, ora di pranzo del 15 settembre, giorno di apertura della XIV edizione di Cheese 2023. Lo stand del Consorzio del Parmigiano Reggiano è davvero il luogo giusto al momento giusto per la nostra sosta. Che volentieri vi raccontiamo, con l’augurio che anche per voi ci sia una prossima volta: non si sa mai!

Cominciamo subito dall’aperitivo: Parmigiano Reggiano DOP di due diverse stagionature: 24 e 40 mesi. Se impariamo ad assaggiarlo con calma e attenzione, è facile avvertire la differenza di sensazione tra due consistenze: morbida e quasi burrosa la scaglia di Parmigiano più giovane, più friabile e granuloso, dove l’elevata presenza di tirosina – i cristalli bianchi- è una garanzia in più per la nostra salute. Che cosa abbinargli? Perché non un torinesissimo  vermouth, idratante e sgrassante, in diverse varianti a seconda delle stagionature: Cocchi Aperitivo Americano, giovane e appena aromatico con il fresco 24 mesi; Cocchi storico Vermouth di Torino, dal caldo color ambrato e dalla equilibrata speziatura con il più impegnativo 40 mesi.

Così siamo pronti per affrontare il piatto forte: la pasta!

E allora eccola, la pasta. Canneroni del Pastificio Di Martino di Gragnano che, rigorosamente lisci per assorbire meglio nel profondo la suadenza del ragù, arrivano nel piatto perfetti per punto di cottura e abbondantemente cosparsi di Parmigiano Reggiano DOP pronto a fondersi nel loro calore. Ad accompagnarli? Mentre già affondiamo la forchetta, una mano gentile versa nel calice davanti a noi un AltaLanga brut Cocchi Totocorde 2017: fresche bollicine dalla calibrata sapidità, che stanno con noi fino alla fine del nostro – troppo breve, ahimè – momento di delizia.

 

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