Corte Carezzabella, armonia nel calice

di Andrea Matteucci

Una corte dei primi del ‘900 in pieno Polesine, così vicina al fiume Adige, a Rovigo e al Delta del Po. Carezzabella, questo il nome, è luogo di quiete, un’azienda agricola biologica dove trovano casa diverse attività che rafforzano il senso della mission della proprietà: rinaturalizzare l’ambiente rendendolo un luogo aperto dove poter accogliere ospiti, educare e aggregare in un contesto di rurale pace dove trovano posto anche alcune semplici ma garbate camere ricavate da antichi granai e una cucina che emoziona. Qui si è deciso di incentivare la biodiversità, animale e vegetale, e di intraprendere la strada della coltivazione con metodo biologico, per la quale l’azienda ha ottenuto la certificazione. Ad oggi la produzione si concentra su circa 60 ettari, suddivisi tra vigneti, appezzamenti a frutteto, colture orticole e frumento a rotazione. Il vino, a Carezzabella, merita un’attenzione particolare, come progetto di viticoltura attento alla sostenibilità e alla biodiversità. Le varietà coltivate nei 22 ettari sono la Turchetta, vitigno a bacca nera autoctono della provincia di Rovigo, il Pinot Grigio, il Manzoni bianco, il Merlot, il Carmenere e il Trebbiano. Sono vini di importante identità, sapidi e minerali, che raccontano ed esprimono nel calice il territorio Polesano, caratterizzato dall’incontro e scambio tra terra e acqua, tra sabbia e argilla.