Montelvini brinda, con FM333, al suo andamento positivo nel primo semestre 2023

di Giovanna Moldenhauer

 

Montelvini, realtà vitivinicola fra le più dinamiche nel panorama italiano, ha sede a Venegazzù, piccola frazione di Volpago del Montello, in provincia di Treviso, proprio nel cuore della DOCG Asolo Montello. In un incontro a Milano la famiglia Serena ha brindato con noi, versando nei calici il loro FM333 Asolo Prosecco Superiore DOCG millesimato che presentiamo in seguito, per festeggiare un’ulteriore crescita del 10% nei primi sei mesi di quest’anno

Questa realtà vitivinicola ha maturato un’esperienza basata su 5 generazioni della famiglia Serena e oltre 140 anni di impegno nella produzione di vini di qualità. Il loro logo è rappresentato da una civetta in quanto l’area in cui sorge la cantina è chiamata Zuitère, ovvero terra delle civette, da sempre simbolo di saggezza, di conoscenza, di sensibilità. Per la famiglia rappresenta la sapienza nel cogliere i migliori frutti del territorio, la saggezza nel condurlo, rispettando al tempo stesso la natura, i suoi ritmi, con sostenibilità. Valore, quest’ultimo, che l’azienda veneta porta avanti con impegno tanto da aver ottenuto nel 2021 il Certificato di Sostenibilità Equalitas per il rispetto dell’ambiente, l’attenzione all’ambito sociale, la responsabilità economica, rientrando così tra le prime tre cantine del territorio del Prosecco ad aver ottenuto questa importante certificazione riportata nelle retro etichette dei vini. La cantina al suo interno è quanto di più moderno si possa trovare nel panorama vinicolo italiano, grazie anche a collaborazioni con aziende multinazionali leader nella produzione di macchine, prodotti per l’enologia che l’hanno portata a effettuare forti investimenti in struttura di 5milioni di € negli ultimi 2 anni. Oggi, l’azienda è presieduta da Armando Serena ed è gestita dai figli Sarah, Direttore Generale, e Alberto, Amministratore Delegato.

Dopo gli ottimi risultati del 2022 il marchio ha ottenuto un’ulteriore crescita del 10% nei primi sei mesi di quest’anno, trainata da mercati esteri come Stati Uniti e Germania, ma anche da un forte incremento nei Paesi dell’Est Europa e del Far East Asiatico. Un risultato decisamente incoraggiante se messo a confronto invece con il momento congiunturale complesso sia per il mercato domestico, dove si intravedono segnali di rallentamento dei consumi dovuti all’inflazione, che per le esportazioni di vino italiano all’estero, con UIV e ISMEA che registrano volumi piatti e un modesto incremento del fatturato nel primo trimestre. A supporto della strategia di volere crescere nel posizionamento, affermare il brand, migliorare la qualità della distribuzione la famiglia Serena ha scelto un nuovo Direttore commerciale, Alessandro Guerini, di 42 anni, con precedenti esperienze in noti marchi veneti.

Accennavamo in apertura del brindisi con FM333 Asolo Prosecco Superiore DOCG millesimato 2022, della Collezione Serenitatis. Ottenuto da un unico vigneto chiamato Fontana Masorin, situato sulla collina del Montello a 333 metri d’altitudine, dove il suolo, costituito da marne e ferreti, conferisce un’intensa mineralità e struttura al vino. L’altitudine di collina e l’aria fresca proveniente dal Piave garantiscono ventilazione e un’ottima escursione termica così da esaltare l’aromaticità della Glera. Le uve vengono selezionate manualmente una volta raggiunta la perfetta maturazione, per poi in cantina subire una pressatura soffice dalla quale si utilizza solo il mosto fiore. Il mosto, mantenuto a freddo per circa dieci giorni, permette di estrarre dalla polpa dell’acino un quantitativo superiore di precursori aromatici. Successivamente viene attivata un’unica fermentazione da mosto direttamente in autoclave per ottenere il vino spumante, rendendo così FM333 uno spumante da mosto. Al termine della fermentazione con presa di spuma, vengono mantenute solamente le fecce fini per consentire allo spumante di acquisire eleganza e morbidezza gustativa. Terminato il periodo di affinamento, lo spumante viene imbottigliato. In sintesi dalla raccolta delle uve al corretto affinamento, vede la luce dopo 6 mesi di lavorazione complessiva. Nel calice questo spumante è di un giallo paglierino, con tenui riflessi verdolini, un’effervescenza cremosa. Al naso si percepiscono profumi di mela Golden, di pera Williams, poi l’apporto floreale del glicine e dell’acacia. Al palato ha freschezza e sapidità, quindi si allarga in bocca con una lunga persistenza, in cui si ritrovano le sensazioni olfattive oltre ad accenni di papaia ed ananas.

Prosit Montelvini !

 

 

Photo @ Montelvini