Sito sulla linea di confine tra Lombardia ed Emilia
Il Castello di Luzzano offre uno scenario paesaggistico dove i vigneti disegnano tutt’intorno geometrie ordinate di righe orizzontali e verticali sulle colline, con a contorno il piccolo borgo, la chiesa e le case dei contadini.
Attualmente la proprietà ha un’estensione di 110 ettari di cui 75 vitati, parte con la DOC Oltrepò Pavese e parte con la DOC Colli Piacentini.
I vigneti hanno un’altitudine che varia tra 180 metri e 270 metri. La zona gode di un clima mite e ventilato particolarmente favorevole alla coltivazione della vite, in cui i terreni presentano alcune differenze tra di loro.
Una proprietà storica
La famiglia Fugazza è diventata proprietaria di Luzzano agli inizi del ‘900, con l’aggiunta successiva di Romito, distante poco meno di 1 km, tutta in territorio piacentino.
Nel 1980, Maria Giulia e Giovannella Fugazza iniziano una netta trasformazione delle due tenute che le fa annoverare fra le più importanti e qualificate aziende della zona, portando in breve, Castello di Luzzano a essere apprezzato in tutto il mondo. Oggi Giovannella è alla guida dell’azienda e continua con immutata passione a mantenere questo profondo legame tra territorio e qualità. Le basse rese per ceppo, assieme a una moderna gestione delle operazioni colturali, creano le condizioni migliori per ottenere vini di pregio.
Due nuove etichette
Nel 2022 per Castello di Luzzano si sono aggiunte alla sua ricca e variegata collezione di vini.
Il primo è Luzzano 270 Barbera DOC 2019, dove il numero esprime l’altezza delle vigne, il secondo è Romeo Gutturnio Riserva DOC 2017.
Giovanella commenta “Il Barbera è per me l’idea di bere la storia di un vino tipico dell’Italia del nord. Quest’uva la coltivo nella mia azienda da sempre, la accetto quando è un po’ asprigna, ma dissetante, la ammiro quando mi promette un grande vino.
A lei ho dedicato la posizione migliore, con vigne poste a sud o a mezzo sud, perché ha bisogno di sole e d’aria. Dopo un colore rosso intenso, profumo con note di cioccolato e spezie. Gusto profondo, tannini morbidi, grande struttura ed eleganza che si affina sempre più nel tempo”.
Prettamente piacentino
È il Gutturnio dei Colli Piacentini reinterpretato per una Riserva, dal nome romantico e appassionato Romeo, com’era quel contadino a cui è stato dedicato.
Con 60% di Barbera e 40% di Bonarda, il vino ha un colore granato intenso, un profumo elegante e complesso di vaniglia, spezie e menta. Al gusto è pieno, morbido, con dolci tannini che accompagnano tutta la degustazione.
I due vini hanno etichette realizzate da Fabrizio Sclavi, esperto di moda, direttore di testate patinate e oggi artista, innamorato dell’Oltrepò dove vive, che ha interpretato sia la Barbera del Castello di Luzzano con il suo tratto prepotente, energico nei colori, sfacciatamente impattante e anticonformista, così come il Gutturnio Riserva.
Credit: ph@castellodiluzzano