Per Albino Armani, titolare della storica azienda familiare del 1607 originaria della Vallagarina, il Pinot grigio non solo rappresenta la varietà che ha maggiormente contribuito al successo dei bianchi del Triveneto nel mondo, ma è soprattutto un vino capace di farsi interprete delle peculiarità territoriali di alcune zone del Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino, al punto di diventarne una vera e propria bandiera. Di antica origine francese la varietà trova nell’area delle Tre Venezie, altamente vocata alla coltivazione di quest’uva, molto delicata ed esigente di cure e dedizione, il suo territorio d’elezione.
Nella loro complessità ampelografica le tre zone hanno tutto ciò di cui il vitigno ha bisogno per esprimersi al meglio: zone fresche, ventilate, con escursioni termiche, terreni compatibili, una cultura viticola ed enologica maturata in decenni d’esperienza di contadini e cantinieri, fattori che concorrono a esaltare al massimo l’espressività del vitigno. Le tre espressioni di Pinot grigio di Albino Armani sono quindi legate da un unico filo conduttore ovvero la capacità di restituire nel calice il carattere della loro zona di provenienza con un approccio produttivo che mira all’esaltazione del territorio.
Iniziamo dalle Alpi Carniche con il Pinot grigio Friuli Grave DOC 2019, ottenuto da vigne nei Magredi, con i tipici sassi bianchi e la ghiaia a ricoprire un terreno ricco di calcare. Da qui nasce un vino piacevolmente salino ed elegante, molto fresco e minerale, con note di erbe aromatiche, frutta bianca che accompagna in equilibrio i sentori minerali. A Dolcè il Pinot grigio Corvara Valdadige DOC 2019 di Albino Armani nasce da terreni di origine morenica, dove il clima è caratterizzato da forti escursioni termiche, con le vigne poste ai piedi degli imponenti contrafforti calcarei e un microclima che rende vocata l’area.
Dopo i profumi di pera e frutta secca, di fiori bianchi ed erbacei, si intrecciano in bocca a morbidezza e struttura. Il Pinot grigio Colle Ara DOC Terradeiforti 2019 viene prodotto nel Parco Nazionale della Lessinia. L’esposizione alle brezze della valle e la giacitura collinare concorrono a conferirgli le caratteristiche sfumature ramate che vivacizzano il colore dell’oro rosa, una netta direzione aromatica e uno spettro odoroso ricco, che va dal melograno al melone bianco, dalla rosa alla fragolina di bosco, alle erbe aromatiche. Al sorso è pieno, morbido, equilibrato tra salinità e freschezza, con lunghi ritorni dell’olfattivo.