Borgo Petroro, relax e piatti stellati
Lo stupore cresce passo dopo passo a Borgo Petroro Country House, struttura inaugurata a Todi, in Umbria. Non appena si varca la maestosa porta ad arco, si respira l’atmosfera dell’omonimo maniero medievale, tornato finalmente a vivere grazie all’impresa di Alessandro D’Alimonte. Camere di charme e suite non lasciano dubbi: il relax è assicurato. Arredi curatissimi, mobili d’epoca e coccole, come nella Royal Deluxe “Ranieri” dotata di area Jacuzzi e sauna privati. Senza tralasciare l’area wellness della struttura, a disposizione degli ospiti. Fiore all’occhiello è la Locanda Petreja, ristorante gourmand guidato dallo chef Oliver Glowig, già due stelle Michelin al Capri Palace di Anacapri e all’Aldovrandi di Roma.
La corte, fulcro della vita a Borgo Petroro. Borgo Petroro, la Locanda Petreja.
Oliver Glowig innamorato dell’Umbria
La Locanda Petreja omaggia nel nome la Gens Petreja che nell’Antica Roma abitò nel castrum che sorgeva su questo territorio. Seduti ai tavoli di questo ristorante l’esperienza sensoriale diventa subito indimenticabile. Lo chef tedesco Oliver Glowig ha portato a Todi il suo cuore innamorato dell’Italia e di quei prodotti genuini che raccontano il territorio, questa volta umbro. Tra gli uliveti che circondano Borgo Petroro, ha scelto di sperimentare piatti dai sapori di terra e di mare, sempre con quel tocco vivace che rallegra prima il palato e poi lo spirito.

In menù stagionalità… e un tocco di vivacità
Locanda Petreja è la nuova sfida di Oliver Glowig, che regala insoliti vesti alla cipolla di Cannara, alle lenticchie, ai salumi, al tradizionale porco cinturello orvietano fino al bacio perugino in versione maxi. Il menù è un succedersi di effetti cromatici. A partire dagli antipasti dove i sapori del pesce si mescolano a delicate note vegetali, come nella “Trota Fario marinata con insalata di farro e essenza di fagiolini”. Nei primi la tradizione del territorio è reinterpretata con rispetto delle materie prime, si scopre bene assaggiando il “Risotto al parmigiano e prezzemolo con tuorlo d’uovo e tartufo nero”. I secondi fanno da padrone con l’importante tradizione umbra legata alle carni dal sapore intenso: da provare il “Piccione e fegato grasso d’oca con cipolla di Cannara”. Dulcis in fundo, la carta più ammaliante: quella dei dessert, dal maxi cioccolatino alla piccola pasticceria, i petit fours.
Trota Fario marinata con insalata di farro e essenza di fagiolini Risotto al parmigiano e prezzemolo con tuorlo d’uovo e tartufo nero Piccione e fegato grasso d’oca con cipolla di Cannara Bacio semifreddo di cioccolato al latte e nocciole
Locanda Petreja, un abbraccio di piacere
Desiderano tutti una fuga dalla città, ma nel luogo giusto: Borgo Petroro. Si arriva curva dopo curva, dentro un paesaggio che invita alla contemplazione. Per poi lasciarsi avvolgere dal silenzio di queste mura e ritrovare il tempo di gustare piatti cucinati ad arte da un chef della portata di Oliver Glowig, che alla Locanda Petreja ha coinvolto anche la giovane figlia. Una cucina che celebra le eccellenze umbre, ma dotata di forza e carattere in un rincorrersi di sapori apparentemente semplici. Anche in carta dei vini vince il territorio, ma insieme a rossi, bianchi, rosati e bollicine nazionali e internazionali. Dall’antipasto ai dolci, ogni piatto sarà un soffice abbraccio di piacere.
