Una rara espressione di Trentodoc ottenuta da solo Pinot Bianco

di Giovanna Moldenhauer

Il Pinot Bianco è di per sé una varietà raramente impiegata nella produzione di spumanti Metodo Classico italiani. A riprova, facendo una ricerca, abbiamo trovato una sola cantina in Franciacorta, un’altra in Emilia, oltre a poche altre in Veneto che lo realizzano solo da esso. Dopo avere degustato questo Trentodoc, realizzato da Pisoni realtà trentina fondata come cantina nel 1852, abbiamo scelto di recensirlo per il suo carattere e per la valorizzazione fatta di questo interessante vitigno.

Pisoni è sita a Pergolese nella Valle dei Laghi, una zona circondata dalle Dolomiti e mitigata dal vicino Lago di Garda. Le condizioni climatiche unitamente all’altitudine dei vigneti, situati tra i 300 e i 500 m s.l.m., permettono l’alternarsi di forti escursioni termiche che conferiscono così all’uva un’acidità perfetta per la produzione di spumanti. Il contesto produttivo è peraltro vocato alla coltivazione delle uve Chardonnay, Pinot Bianco, Pinot Nero e Pinot Meunier, utilizzate come basi spumante.

Troviamo scritto sull’insegna della cantina ‘dal 1852’ tuttavia il loro amore per il territorio della Valle dei Laghi nasce secoli prima dato che nel ‘500 Carlo Antonio Pisoni forniva di vini e acquaviti la corte del Principe Arcivescovo Cristoforo Madruzzo, durante il Concilio. Dopo la fondazione nel 1852 in cui Baldassarre Pisoni e Angela Poli, a cavallo tra l’800 e il ‘900, iniziarono a coltivare le uve per ottenere l’acquavite e il vino, passiamo ora a presentare la quarta generazione, dall’inizio del 2000, alla guida del marchio. Troviamo Elio, AD, e Giuliano, mastro distillatore, figli di Arrigo in azienda dal 1949 che ancora oggi si occupa del remuage dello spumante. Passiamo poi ad Andrea, enologo responsabile degli spumanti, e Francesco, responsabile commerciale, entrambi figli di Vittorio entrato in azienda nel 1954.

Ancora oggi alla produzione di spumanti Trentodoc è affiancata la distilleria in cui sono tuttora impiegati gli alambicchi Tullio Zadra realizzati interamente in rame, fondamentali per la produzione delle loro Grappe.

A questa presentazione aggiungiamo una curiosità sulla storia di questa famiglia. Negli anni del secondo conflitto mondiale i Pisoni, per sfuggire ai bombardamenti, prolungano un tunnel nella roccia della montagna, adiacente al piccolo borgo dove vivevano, adattandolo allora a rifugio antiaereo. Ed è proprio qui che, negli anni a venire, ha trovato spazio la cantina, dove ancora oggi le bottiglie dei Trentodoc, riposano sui lieviti.

Il Trentodoc Blanc de Blanc Extra Brut Millesimato 2019, alla sua seconda edizione, sorprende per carattere. Realizzato secondo i dettami del metodo classico trentino, ha riposato per 27 mesi alla temperatura costante tra i 12° e i 14°, nel rifugio antiaereo, sino alla fase della sboccatura avvenuta ad agosto 2022. Il metodo classico trentino prevede che il remuage si svolga rigorosamente a mano, con la rotazione manuale delle bottiglie posizionate sulle pupitres per 22 giorni.

“L’esecuzione di un remuage preciso in Pisoni avviene con quattro fasi di rotazione della bottiglia, la prima è una rotazione in ottavi, la seconda una rotazione in sesti, e le ultime due, sono rotazioni in quarti. L’importanza di un remuage eseguito a regola d’arte è visibile nell’ultima fase di produzione del Trentodoc, la sboccatura quando i lieviti, che si sono accumulati nel collo della bottiglia, vengono espulsi velocemente. Al vino viene poi aggiunta la liqueur d’expédition col quale viene definita la rifinitura della personalità di ogni nostro Trentodoc”, afferma l’enologo Andrea.

“Per la seconda annata del nostro sesto Trentodoc abbiamo rispettato il nobile vitigno Pinot Bianco. Le uve sono state da noi personalmente scelte a seguito di una accurata ricerca che abbiamo svolto tra alcuni dei migliori vigneti trentini di media altitudine. Il nostro obiettivo è quello di valorizzare le caratteristiche varietali della varietà e crediamo di esserci riusciti”, conclude Andrea.

Della seconda annata di questo Blanc de Blancs millesimato della cantina Pisoni sono state prodotte solo 4.000 bottiglie.

Pinot Bianco Blanc de Blanc Extra Brut Trentodoc millesimato 2019

Ottenuto dalla sola varietà in purezza, con un dosaggio alla sboccatura avvenuta nel 2022 di 3g/L, ha nel calice un colore giallo paglierino chiaro, con riflessi verdolini, con un perlage caratterizzato da persistenti piccole e numerose bollicine. Al naso ha un’intrigante nota di pesca a pasta bianca, seguita da freschi accenni di melissa. All’ingresso in bocca è delicato e morbido inizialmente, rivelando poi un’interessante acidità che lascia in bocca una piacevole sensazione di freschezza, una perfetta armonia tra corpo e acidità. Buona la persistenza.

Voto: 89/100