Uno “sguardo alternativo” nel mondo dell’arte contemporanea

L’Art Advisor e consulente finanziario Silvano Alberi, davanti a un bicchiere di Timorasso, ci offre una panoramica interessante sullo stato attuale dell’arte contemporanea offrendoci anche alcune interessanti suggestioni per investire nel settore.

di Ale Bianchi

In occasione della manifestazione Grandi Langhe 2023, abbiamo il piacere di fare quattro chiacchiere con Silvano Alberi, art advisor capace di coniugare una visione carica di curiosità e meraviglia con una chiara percezione relativa a quell’aspetto dei pleasure asset orientato al business; investimenti in grado di generare alti rendimenti nel mondo dei collezionisti.
Torinese, cinquant’anni portati in maniera impeccabile, Alberi è ritenuto nel mondo dell’arte contemporanea come uno dei più profondi conoscitori del settore; un suo parere gode della massima considerazione, merce preziosa per un numero importante di compratori nell’ambito di un comparto in continua crescita.

 

 

Come si è avvicinato al mondo dell’arte contemporanea?

Nei primi anni ’90 avevo un ufficio vicino alla galleria Mazzoleni, importante punto di riferimento nel settore. Con qualche risparmio iniziai a comprare alcune opere minori. Non sono ricco e non provengo da una famiglia di collezionisti; ho sudato ogni piccolo acquisto.

 

Siamo alle OGR in occasione di Grandi Langhe 2023; qui si tiene Suond, uno degli spin off di Artissima, manifestazione che lei conosce bene.

Artissima è sempre un’esperienza personale perché nell’arte ognuno di noi trova quello che cerca, comprese quelle risposte che spesso sono collegate all’ inconscio. L’arte è anche storytelling; un passaggio importante è comprendere perché l’artista si sia mosso in una determinata dimensione o perché utilizzi specifici materiali; o ancora, quale sia la sua “urgenza” di comunicare al mondo la sua arte attraverso le opere.

 

L’arte contemporanea viene percepita da alcuni come una grande bolla; come consiglia i suoi clienti quando chiedono un parere su cosa comprare?

Tendenzialmente suggerisco loro di affidarsi principalmente alla sensazione, all’estetica; soprattutto se hanno intenzione di spendere una cifra inferiore cinquemila euro, importo che considero un tetto psicologico per un neofita del settore.
Cerco sempre qualcosa tra le nuove generazioni con uno sguardo attento alla storia o alle storie di correnti e movimenti. Tra gli artisti storicizzati, amo il lavoro di Christo&Jeanne-Claude; consiglio tutti gli artisti della poesia visiva soprattutto Ketty La Rocca e Lucia Marcucci che, insieme a Mirella Bentivoglio, rappresentano un trittico di donne favolose che hanno fatto la storia italiana; inoltre, al momento è un movimento molto sottovalutato; potrebbe avere degli ampi margini di crescita sul mercato nei prossimi anni.
E ancora, Alighiero Boetti perché è stato un artista dell’arte povera che ha scardinato il sistema facendo la differenza.
Tra le nuove generazioni, Valerio Berruti che con il suo minimalismo pittorico e il suo tratto deciso è riconoscibile e si è creato una fascia di collezionisti fidelizzati in tutto il mondo. Tra le sue sculture ricordo quella installata nella piazza centrale di Alba. Adoro la ricerca artistica di Alessandro Sciaraffa e il lavoro di Giorgio Persano a Torino, da sempre attento centellinatore di qualità; oggi la figlia Iole prosegue il suo lavoro straordinario nella omonima galleria.

 

Quali sentimenti può suscitare l’arte contemporanea?

Amo l’arte contemporanea perché è in grado di alimentare la nostra capacità critica e di analisi.

 

Ha lavorato con Christo, ci descrive quell’esperienza?

Sì, nel 1998, grazie all’allora curatrice di Palazzo Bricherasio di Torino, ho avuto il privilegio di “impacchettare” la scalinata con Christo&Jeanne-Claude. Da allora siamo rimasti amici; un rapporto davvero speciale.
Nel 2016 abbiamo realizzato l’installazione sul lago d’Iseo The Floating Piers e poi ancora la MASTABA a Londra sul The Serpentine Lake ad Hyde Park nel 2018; da ultimo, purtroppo, dato che la coppia di artisti non c’è più, l’Arc du Triomphe Wrapped a Parigi nel settembre 2021. Christo è stato un artista molto rigoroso, sempre attento al lavoro eppure un favoloso sognatore; un uomo con i piedi per terra e contemporaneamente con una testa “capace di sognare”.

 

Due artisti sui quali puntare per il futuro.

Amo molto e mi sento di consigliare l’acquisto, come forma di investimento, della fotografia contemporanea. Artisti come Ugo Ricciardi, Max Tomasinelli, il ligure Riccardo Bandiera , gli storicizzati Enzo Obiso e Paola Agosti, Giovanni Gastel, hanno uno stile, focalizzato sulla ricerca, di indubbia valenza artistica. E ancora, una giovane cinese: Ziqian Liu; senza dimenticare Liu Bolin.

 

Silvano Alberi – crediti Max Tomasinelli