Non servono molte parole quando ci si trova di fronte allo sguardo attento dell’occhio di Gucci che ancora una volta, con la sua ultima iniziativa, stupisce, ammalia ma soprattutto conferma la costante ricerca e la visione rivolta al futuro di Alessandro Michele, il direttore creativo della Maison.
All’interno del Palazzo della Mercanzia in Piazza Signoria a Firenze, dove si trova il Gucci Garden, museo della griffe aperto il 26 settembre del 2016 in occasione del novantesimo anniversario del marchio fiorentino, il 9 Gennaio è stata inaugurata, arricchendo le sue già preziose “stanze” la “Gucci Osteria” di Massimo Bottura, chef tre stelle Michelin (la sua Osteria Francescana di Modena, nel 2016 ha conquistato il titolo ristorante migliore al mondo) che, insieme all’amico storico Marco Bizzarri, amministratore delegato della Maison fiorentina, ha deciso di intraprendere un viaggio all’insegna del gusto e dello stile, sperimentando e azzardando in cucina così come Gucci ha sempre sperimentato e azzardato nel campo della moda.
Passato e presente si incontrano ma senza mai scontrarsi all’interno di questo piccolo e fantastico mondo che è la Gucci Osteria.
Un passato rappresentato dalla grande firma italiana e un presente affidato alle abili mani ed alla mente geniale della chef messicana Ana Karime Lopez Kondo (con la supervisione dello chef tristellato).
Tortellini e piatti esotici convivono nella stessa cucina ed è proprio questa la carta vincente del progetto tutto made in Italy, che non vuole affatto dimenticare la cucina italiana ma omaggiarla e reinterpretarla attenzionando il passato ma con uno sguardo rivolto al futuro, spingendosi oltre i confini nazionali e abbracciando tutto ciò che di nuovo e creativo viene dall’esterno.
Ad accogliervi ed accompagnarvi in questo viaggio culinario all’interno della Gucci Osteria, vi attendono piatti unici dal profumo internazionale realizzati attraverso l’utilizzo di materie prime accuratamente selezionate e trattate e l’atmosfera sobria ed elegante, con soli 35 coperti, dove a dominare è il colore verde, il verde del basilico genovese, del pistacchio di bronte e dell’esotico kiwi, un colore vivo che riesce a catturare l’animo di chi sa gustare e assaporare il cibo anche con gli occhi.
Un’idea innovativa ma soprattutto concreta, animata altresì dalla voglia di essere presenti nel sociale, difatti parte del ricavato della vendita dei biglietti d’ingresso alla Galleria Gucci Garden, sarà utilizzato per finanziare diversi progetti di restauro nella bellissima citta d’arte che è Firenze.
Chi pensa dunque che il lusso non possa sposarsi con la quotidianità sbaglia, perché la maison Gucci e Massimo Bottura sono la dimostrazione che la vera ricchezza è la condivisione.

Una volta giunti a Firenze in Piazza Signoria non si può non notare quell’occhio maestoso e luminoso di Palazzo Della Mercanzia che ci scruta e che ci invita ad entrare nel “Bottura Wonderland”.
Staccatelo anche voi un biglietto per questo fantastico viaggio!

Testo di Carmen Saglimbeni