Le grandi mostre dei musei di Intesa Sanpaolo

Riaperte dallo scorso 4 Febbraio le Gallerie d’Italia, i musei di Intesa Sanpaolo, dove ammirare, in piena sicurezza, le collezioni permanenti e le mostre temporanee. Un segnale importante di crescita culturale, specie in questo momento. A Napoli, Palazzo Zevallos Stigliano espone splendori dell’arte napoletana dal XVII secolo agli esordi del XX secolo, con focus su Il Martirio di sant’Orsola capolavoro di Caravaggio e le opere di Vincenzo Gemito rientrate dopo i preziosi prestiti a Parigi e Capodimonte.

Gallerie d’Italia, Intesa Sanpaolo - Martirio di Sant’Orsola, Caravaggio, Palazzo Zevallos Stigliano @ Gallerie d'Italia
Martirio di Sant’Orsola, Caravaggio, Palazzo Zevallos Stigliano @ Gallerie d’Italia

Palazzo Zevallos Stigliano, il grande Museo cittadino

Lo splendido Palazzo Zevallos Stigliano, nel cuore di Napoli, vanta oltre 120 opere, capolavori dal ‘600 sino ai primi anni del ‘900 e tre superbe opere di Michelangelo Merisi, il Caravaggio, artefice della svolta naturalistica dell’arte napoletana che, già da sole, meritano un viaggio. Tra queste, il Martirio di sant’Orsola, santa devota alla committente famiglia Doria, dipinta nel 1610 e consegnata frettolosamente, ancora umida!, poche settimane prima della drammatica morte.

Napoli – Parigi e ritorno.

Lo scorso anno, Parigi, al Petit Palais, ha dedicato una mostra speciale a due grandi maestri napoletani: Luca Giordano (1634-1705), artefice del rinnovamento pittorico di fine XVII secolo, affascinato dai chiaroscuro di Caravaggio e dal ciclo delle vite dei santi, come rivelano le tantissime tele nelle chiese napoletane. Vincenzo Gemito (1852-1929), genio della “napoletanità”, capace di coniugare suggestioni classiche ad istanze veriste di volti comuni di bambini, vecchi, uomini e donne del popolo, pescatori e piccoli “scugnizzi”.

Vincenzo Gemito, ‘o “scultore pazzo”.

Abbandonato e deposto nella “ruota degli esposti” della Basilica dell’’Annunziata Maggiore di Napoli, Gemito crebbe poverissimo nei bassifondi, dove affinò la sua inclinazione naturalistica tra volti rugosi, stracci, bambini scalzi, popolane dei quartieri Spagnoli e, poi, pescatorelli in posa sugli scogli bagnati di sapone per aumentare la tensione muscolare, fino alla sua Nannina, bellissima Anna Cutolo, musa di molti altri artisti come Domenico Morelli. Una vita tra necessità, creatività, profondi squilibri psichici, impressa nei tratti forti e nella ricerca continua di stile, tra bronzo, gesso, disegni a matita, carboncino, sanguigna, inchiostro ed acquerello. 

Gallerie d’Italia- Palazzo Zevallos Stigliano, via Toledo 185, Napoli.

Orari e giorni di apertura: dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 19 (ultimo ingresso ore 18.30).