La mostra nel cuore verde di Roma

Villa Borghese è sempre un luogo di meraviglie. Ma in questi mesi, farci una passeggiata, diventa una vera esperienza. All’ingresso non vi spaventate se vi imbattete in una bufala in bronzo o se nel cuore del Parco dei Daini vi apparirà un cervo che domina un doppio igloo. Tranquilli, sono tutte opere frutto della creatività poliedrica di grandi artisti di fama internazionale. Fino al 13 dicembre 2020, nel parco storico di Roma, è ospitato Back to Nature. Arte Contemporanea a Villa Borghese, un percorso espositivo inedito a cura di Costantino D’Orazio.

  • Backtonature
    Ethe rea @ Simon d’Exéa

‘Back to Nature’, riscoprire il rapporto con l’uomo

Gli stendardi di Mimmo Paladino svettano sulla cinta muraria del Museo Pietro Canonica. Per la prima volta a Villa Borghese istallazioni contemporanee dialogano con le architetture e con il verde. Sono dieci le tappe della mostra diffusa Back to Nature, che dissemina nuova arte tra viali, siepi e spazi culturali. Un gioco con la trasparenza, la luce, la leggerezza. Una riconciliazione con la natura, grazie ad artisti come Andreco, Mario Merz, Mimmo Paladino, Benedetto Pietromarchi, Davide Rivalta, Grazia Toderi, Edoardo Tresoldi, Nico Vascellari.

L’arte contemporanea conquista Villa Borghese

Invece delle bombolette spray si colora con i filati colorati e l’uncinetto. Sono le Yarn bombing, sculture a maglia dell’Accademia Aracne che tingono i tronchi degli alberi. L’Etherea di Tresoldi invita ad entrare dentro questa scultura trasparente alta 11 metri, ispirata alle architetture barocche e neoclassiche. Mentre davanti alle ali giganti del Wing Project – a cura di Andrea Mauti – si diventa angeli per un giorno. Grazie alle mani di Pietromarchi rinasce in chiave artistica una radice di cipresso di trecento anni d’età. L’opera video di Vascellari, invece, è un volo “cieco” sulla Foresta del Cansiglio in Veneto, per un’esperienza emotiva controversa.

‘Back to Nature’, un progetto inedito

Componente del programma di Romarama, la mostra coinvolge il Parco dei Daini e l’area di Piazza di Siena, oltre al Museo Carlo Bilotti e al Museo Pietro Canonica, Questo progetto espositivo inedito, ad ingresso gratuito, riflette sul futuro e sulla necessità di costruire un nuovo rapporto con la natura, in questo complicato periodo di cambiamenti climatici e di pandemia. Seguendo le indicazioni in terra, ma anche solo passeggiando, si può godere della corrispondenza tra le architetture del parco, il segno contemporaneo e le piante che lo abitano.