Van Gogh oltre Van Gogh
Non fatevi ingannare, pensando di ritrovarvi a visitare l’ennesima mostra fotocopia su Vincent Van Gogh. Quello in cui vi immergerete sarà un racconto del quale il notissimo pittore olandese non sarà soltanto il protagonista, ma anche il narratore. Pronto a raccontarvi la sua storia e a farlo in una chiave volta a sottrarla alla ripetitività di uno stereotipo che, mitizzando la figura di questo artista, ne ha smarrito proprio le sfumature cromatiche capaci di consentire di afferrarne l’essenza profonda.
Se l’immagine riflette la parola
È proprio l’essenza dell’esperienza artistica del pittore olandese che Marco Goldin, curatore della mostra Van Gogh. I colori della vita in corso a Padova e autore del volume Van Gogh. L’autobiografia mai scritta, intende far scoprire ai visitatori. Ad essere messe in correlazione con i suoi straordinari dipinti, in una forma che vede l’immagine riflettere la parola, sono infatti le lettere alle quali spesso Van Gogh affidava i propri stati d’animo e la propria inquietudine.
L’autoreferenzialità dissolta
Lo sforzo di Goldin sembra così andare in una direzione volta a strappare la figura di Van Gogh all’autoreferenzialità cui la sua postuma fama l’ha costretto, per ricuperarne il legame con la concretezza del suo mondo. Un mondo fatto di luoghi e di tempi, di relazioni e di volti, di emozioni e di suggestioni, tutti destinati a venire genialmente riproiettati, attraverso una cromaticità inconsueta e una luce inedita, in un orizzonte capace di strapparli al loro stesso quotidiano.
La straordinarietà dell’ordinario
Ad affiorare, nell’interazione tra parole ed immagini suggerito da Goldin, è un mondo la cui apparente ordinarietà, proprio nelle tele di Van Gogh, troverà la strada per sbocciare in una straordinarietà del tutto inattesa. Il luminoso tramonto che fa da sfondo a Il seminatore o il tripudio di fiori che avvolge gli Alberi da frutto tra i cipressi, la vitale e incontenibile esplosività della Natura morta con fiori di campo e rose o la nitida evanescenza del Telaio con tessitore diventeranno così le forme irriducibili di un mondo cromaticamente trasfigurato proprio a partire dalla sua concretezza.