I campioni delle due ruote fotografati da Magnum

Estate, tempo di bicicletta, o meglio di bike per gli anglofoni irriducibili. E se poi sarà la montagna a fare da sfondo alla tanto sospirata vacanza, parlare di mountan bike diventa quasi un obbligo. Tanto più che quest’anno sarà un luogo di sogno come la Val di Sole ad ospitare, dal 25 al 29 agosto, i Campionati del mondo 2021 di Mountan bike, che promettono di essere un’edizione davvero speciale. Come speciale, anzi specialissima, è Vite di corsa. La bicicletta e i fotografi di Magnum. Da Robert Capa ad Alex Majoli: una grande mostra allestita in prima mondiale nelle sale del Castello di Caldes dal 1 luglio al 26 settembre. Un’occasione da non perdere appena scesi di sella. 

Il volto umano del ciclismo

Il volto umano del ciclismo è quello che raccontano le immagini scelte per la mostra. I campioni delle grandi imprese, Tour de France in primis, visti nel loro impegno quotidiano, fatto di tenacia ma anche di fatica e sudore. Come tesi e sudati sono i volti del loro pubblico, quello che li aspetta e li sostiene lungo le strade del percorso: anche loro partecipi dell’esaltazione e della sofferenza che la gara porta con sé. Anche di loro, infatti, parla la mostra, a partire dalla spettacolare sequenza d’apertura: immagini scattate da Robert Capa nel 1939, quando era al seguito del Tour.

Vite di corsa

Da Robert Capa ad Alex Majoli

Una sezione a parte, quasi una mostra nella mostra, sono invece le fotografie dell’italiano Alex Majoli, dedicate al celebre produttore di bici Alberto Masi nel suo laboratorio sotto le curve del Velodromo Vigorelli. Mentre la parte finale, a opera di Peter Marlow, fissa frammenti della quotidianità dei corridori impegnati nel giro di Bretagna del 2003. 
È lo sguardo del fotografo che, attraverso il filtro dell’obiettivo, vuole indagare la dimensione più nascosta dei protagonisti di uno sport tanto popolare quanto amato e seguito. E al fascino di questa ricerca non è estranea neppure la sede scelta per ospitare la mostra.

Le suggestioni di Castel Caldes

Un maniero del XIII secolo che un intelligente restauro ha saputo recuperare e conservare per trasformarlo in un suggestivo luogo di accoglienza.  Questo è Castel Caldes che spicca, nel suo candore, sul verde dei meleti e dei frutteti che lo circondano a 700 metri di altezza. Luogo di storie e di leggende, che fanno viaggiare lontano con la fantasia, così come lontano nello spazio sanno portare i pedali di una bicicletta. Ma sempre all’inseguimento di un sogno.