SPUMANTITALIA 2023

  • Centro Congressi di Riva del Garda
  • Riva del Garda
  • 04/06/2023

Si è chiusa la V edizione del Festival nazionale Spumantitalia, l’unico evento nazionale che parla di bollicine alle aziende e al mercato in modo effervescente e originale. Una kermesse che nella sua filosofia itinerante ha animato per due giorni, l’affascinante e suggestiva cornice della cittadina di Riva del Garda. Come annunciato ci sono stati dibattiti e approfondimenti oltre a momenti finalizzati alla conoscenza dei vini presentati nelle MasterClass, nell’ampio banco di assaggio proposto al Pala Vela del centro congressi di Riva non che alle Enoteca Bubble’s Club. Le 94 aziende partecipanti hanno proposto ben 250 etichette facendo la gioi dei presenti, dando vita a un focus unico nel panorama nazionale capace di aggregare un gran numero di produttori, enologi, giornalisti e appassionati, tutti interessati a conoscere lo stato dell’arte della spumantistica italiana. Un evento che ancora una volta si è dimostrato molto tecnico per gli argomenti trattati nei talk show che riguardavano argomenti di grande interesse culturale a partire da alcune suggestioni: – Cambia il clima, cambiano i mercati, cambiano i consumatori e gli spumanti come stanno cambiando? – Il sound del tappo e il gusto del tatto – Verso la costruzione di una nuova spumantistica italiana: tra varietà autoctone e nuove cuvée. Ipotesi di lavoro e ricerca nella spumantizzazione – Informazione e comunicazione del vino, è tempo di dirsi la verità. Eventi negli eventi ai quali hanno partecipato diversi universitari, illustri conoscitori del sistema spumanti come Luca Giavi (direttore del Consorzio Prosecco DOC) Diego Tommasi (Direttore del Consorzio Prosecco Superiore Conegliano–Valdobbiadene DOCG), Carlo Veronese (Direttore del Consorzio Oltrepò Pavese), Giulio Somma direttore del “Corriere vinicolo”, il professor Attilio Scienza, Vincenzo Russo Università IULM Milano e Fulvio Mattivi, Fabio Piccoli e Joe Castellano, non che Antonio Giannettino commissario dell’IRVO Sicilia accompagnato dal direttore Gaetano Aprile il funzionario Felice Caprano. A tutto questo si è aggiunta la grande qualità dei vini messi in degustazione e quella dei relatori che hanno condotto le Masterclass a partire da Riccardo Cotarella a Massimo Tripaldi, da Sissi Baratella a Mattia Vezzola, da Stefano Cosma a Diego Tomasi, da Giovanni Giardino dell’Istituto IRVO di Sicilia, a Carlo Santos, da Erica Mantovan a Pier Paolo Chiasso, da Carlo Veronese a Davide Camoni. Un sontuoso giro d’Italia è stato fatto in queste degustazione guidate di oltre 100 spumanti, toccando la spumantistica di montagna del Trentino, il Metodo Classico italiano in cui sono stati presentati vini dall’Alta Langa alla Puglia, la grande novità e sorpresa positiva della spumantistica siciliana presentata dall’Istituto regionale del vino e dell’olio, con ben 13 etichette di altrettante aziende, quella del Sannio presieduto da Domizio Pigna, le Rive del Consorzio Prosecco Superiore di Conegliano Valdobbiadene DOCG, passando per i Rosé italiani diretta da Mattia Vezzola.

La degustazione “del frutto nel bicchiere” ha evidenziato l’unicità e le potenzialità del Metodo Italiano nel panorama mondiale, arrivando a verificare aspetti anche scientifici di quanto il tappo di sughero influenzi la seconda fermentazione nel Metodo Classico, degustazione curata direttamente da Amorin Cork. L’organizzazione ha voluto inoltre dare un grande riconoscimento alla professionalità del presidente mondiale Assoenologi, Riccardo Cotarella per il lavoro svolto nella valorizzazione della spumantistica italiana negli ultimi 30 anni con una Masterclass specifica con i vini di oltre 10 aziende da lui seguite. Giornate che si sono concluse con l’ultima degustazione “Longevia” denominata Fuochi d’artificio col botto, una sinfonia classica per orchestra e archi andando oltre i 120 mesi sui lieviti nella quale sono state stappate riserve uniche come Aquila Reale Metodo Classico Trento DOC Riserva 2012 di Cesarini Sforza, Lessini Durello DOC, Riserva Pas Dosé 2010 di Gianni Tessari, Lessini Durello DOC 120 mesi di Sandro De Bruno, la Riserva Del nonno VQS 120 Mesi della Cantina Bosca, lo spumante Zero 140 Plutone Alta Langa DOCG Riserva 2010 Pas Dosè di Enrico Serafino, la Couvée Gancia 120 mesi Alta Langa DOCG riserva Brut 2009 di Gancia, la Collezione Metodo Classico 2008 della cantina La Versa delle cantine Terre d’Oltrepò, l’Epilogo di Cantalfieri Metodo Classico Blanc de Noir 2009 di Cantarutti, il Saxanugra 96 mesi Spumante Metodo Classico DOC di Destro Vini, lo Spumante Brut VSQ Metodo Classico Sboccatura tardiva 10 anni di Felsina e Metodo Classico Extra Brut 120 mesi di Parusso. Come non bastasse al Festival si sono stappate anche delle doppie magnum della Cantina La Versa datate 1988 e 1991, “L’aquila reale”2001, di Cesarini Sforza Riserva, la selezione 170 mesi della Cantina F.lli Gancia e due reliquie che hanno dato valore alla stessa idea contenuta da Longevia, due bottiglia di Asti Spumante dell’azienda Bera vendemmia 1999, tutti spumanti definiti dai presenti “epici” come lo sono stati quelli proposti con “l’altro spumante” una decina di bolle presentate da Mario Pojer e di Davide Comoni Sono state giornate ricche d’entusiasmo così come lo sono state le serate del Bubble’s Club del 4 e 5 giugno svoltesi alla Spiaggia Olivi di Riva del Garda dove il Consorzio dell’Asti DOCG ha offerto a tutti presenti la combinazione di Asti/Frozen un classico per il Festival Spumantitalia in cui un panettone appena realizzato per l’occasione dal maestro fornaio Barbieri, ha sposato l’Asti ghiacciatissimo. Nella serata del 4 giugno sono stati presentati alla stampa anche l’Elenco degli “Ambasciatori del brindisi Italiano”. Un grande riconoscimento che si sono aggiudicate oltre cento aziende italiane che secondo il magazine si sono distinte non solo per qualità, ma per la creatività e determinazione nel supportare il sistema spumantistico nel loro territorio. Ciliegine sulla torta delle serate sono stati due momenti importanti lo show cooking dello chef Alessandro Folli del ristorante AD Astra di S.M. della Versa e la chiusura dei 10 anni del Master in food and wine Comunications UILMGambero Rosso che ha visto la presenza di corsisti e del professore Vincenzo Russo. Chiaramente il tutto è stato accompagnata da degustazione di prodotti tipici come l’olio del Garda messo a disposizione da AgriGarda, il Salame di Varzi che ha visto la presenza del consorzio, il prosciutto nero dei Nebrodi dell’azienda Mulinello, non che il cioccolato del grande maestro cioccolatiere Guido Gobino. Non resta ora che sapere dove si svolgerà la VI edizione del 2024.

 

Condividi su: