La tradizione che incontra l’avanguardia

Marco Ambrosino propone con 28 Posti una cucina contemporanea, molto legata alla stagionalità e alla qualità degli alimenti, con una selezione di ingredienti scelti ogni giorno da lui. La sua è una cucina d’autore alla portata di tutti, fortemente orientata a valori etici, al rispetto dell’ambiente e all’equità dei processi di produzione. Le sue precedenti esperienze che spaziano dal Melograno di Ischia con Libera Iovine al Noma di Copenhagen, gli hanno permesso di creare un equilibrato connubio tra la cucina tradizionale campana e quella d’avanguardia, con l’uso di materie prime anche meno nobili.

Marco Ambrosino chef di 28 posti
Marco Ambrosino chef di 28 Posti @ Marco Varoli

Un menu in continuo divenire

Il menù che cambia ogni 2 mesi, può soddisfare anche le esigenze di celiaci, vegani e vegetariani. Rimane comunque la presenza di alcuni cavalli di battaglia dello chef come gli spaghetti, acqua di pasta fermentata, miso di legumi; i tagliolini con porro fondente, polvere di capperi, limone candito; il dolce a base di ricotta, carbone, gelato al polline e bottarga. Per i vini viene fatta un’accurata selezione, con una carta che offre etichette di qualità privilegiando piccoli produttori che rispettano il proprio territorio, la biodiversità e in cui per l’80% sono naturali e da agricoltura biodinamica. 

Spaghetti, acqua di pasta fermentata, miso di legumi
Spaghetti, acqua di pasta fermentata, miso di legumi di 28 Posti

Un’atmosfera di convivialità

Il locale, realizzato nel 2013, aveva utilizzato per i lavori dei detenuti dell’Istituto Penitenziario di Bollate, grazie all’intervento dell’associazione Liveinslums Onlus. Alla cucina, anima del concept, gli ospiti potevano prima accedere tramite un rapido passaggio dall’ingresso alle sale anche grazie a una ferritoia che svelava la preparazione dei piatti. Poi, tra il 2019 e il 2020, gli interni sono stati ridisegnati per rendere più accoglienti gli spazi senza snaturarne l’atmosfera conviviale e rilassata e i tratti stilistici legati al concetto di autenticità.

Terracotta, ferro e lamiera microforata

Cristina Celestino, architetto dallo stile inconfondibile, ha progettato un interno che si ponga in continuità con l’immaginario associato dai clienti di 28 Posti. Matericità, texture, colore sono senza dubbio i concetti su cui si è fondato l’intervento. I primi due concetti sono espressi nei materiali naturali come il legno in diverse finiture, la terracotta, il ferro naturale cerato e la lamiera microforata. I colori, spesso tono su tono, spaziano invece dall’azzurro a un vinaccia terroso, oltre al bianco gesso delle pareti longitudinali e all’intonaco materico a base di terra naturale.

www.28posti.org