Del Belbo da Bardon, la tradizione da quattro generazioni
Il Ristorante Del Belbo Da Bardon non ha bisogno certo di presentazioni: trattoria di famiglia che ha traversato la storia di quattro generazioni
Testo di Barbara Amoroso
Se cercate un panettone dal sapore fiorentino, Bottega di Pasticceria è il luogo giusto. Vista Arno su Lungarno Ferrucci, accanto ai canottieri che si allenano e le folaghe che planano sull’acqua. Arredo dai toni verdi per un ambiente dai toni classici non scontati. La passione del patron Simone Bartolini trapela ovunque, e se lo incrociate nel locale, vi ricoprirà con aneddoti e storie intorno a una mignon, una bottiglia di vino o… un panettone.
Dato il periodo è la pasticceria delle feste quella che solletica, e Bottega di Pasticceria anziché risentire delle feste sottotono, ha battuto i record di prenotazioni e vendite, racconta Daniele Rosati pasticcere senior del gruppo, confessando il rimprovero della moglie per non averne portato a casa nemmeno uno: «Abbiamo avuto così tante richieste che ho detto a Simone di vendere anche il mio». La produzione inizia a ottobre per un prodotto che necessita di due settimane di preparazione e si mantiene per tre mesi: «Il primo impasto prevede un’ora di lavoro, il secondo un’ora e quindici minuti. A questi seguono dodici ore di lievitazione, cui vanno aggiunte cinque in pirottino».
Perché scegliere un panettone artigianale anziché un altro? Rosati risponde con estrema semplicità: gli ingredienti. «Usiamo solo materia prima di alta qualità, i canditi Agrimontana, la vaniglia Bourbon, la cioccolata Icam 60% e 70% e nessun aroma artificiale». Come distinguere un panettone fatto ad arte, da uno anonimo? «La perfezione della pirlatura e degli alveoli – spiega Rosati – e soprattutto, anche ne mangiassi metà ti sembrerebbe di non aver mangiato nulla tanto è leggero, morbido, gustoso».
Il consumo ideale? Mezz’ora dopo aver finito il pranzo o la cena delle feste, accompagnato da un calice di moscato o passito o muffato. Parlare di vaniglia, canditi, lievitazione e impasti stuzzica l’idea di barare sul periodo e consumarlo non solo a Natale… E invece il pasticcere senior ci smentisce: «Sono molto tradizionalista e come la schiacciata alla fiorentina c’è in quel periodo e si mangia in quel periodo». Quindi panettone solo a Natale. Ma in fondo non è l’attesa che rende speciali le cose?
Il Ristorante Del Belbo Da Bardon non ha bisogno certo di presentazioni: trattoria di famiglia che ha traversato la storia di quattro generazioni
28 Posti, bistrot di cucina contemporanea, propone piatti molto legati alla stagionalità e alla qualità degli alimenti
Gianluca Fusto presenta il Panettone Classico Fusto Milano 2020, nato da un'attenta selezione delle migliori materie prime.
I cookie necessari sono essenziali per il corretto funzionamento del sito. Questa categoria include solo i cookie che garantiscono funzionalità di base e caratteristiche di sicurezza del sito. Questi cookie non memorizzano alcuna informazione personale.
Sono definiti cookie non necessari quelli non essenziali per il funzionamento del sito. Questi vengono utilizzati specificamente per raccogliere dati personali dell'utente tramite l'analisi dei suoi comportamenti. È obbligatorio ottenere il consenso dell'utente prima di eseguire questi cookie sul tuo sito web.