Toccare per “vedere” le opere

L’invito di questa mostra è un’immersione sensoriale pensata per tutti. Attraverso gli occhi ma anche con il tatto, per dare via libera alla percezione profonda delle opere d’arte. Nei grandi spazi degli Ex Seccatoi del Tabacco di Città di Castello (Pg) ”La Luce del Nero” offre un viaggio tra le opere di Alberto Burri e di grandi artisti del Novecento riuniti fino al 28 agosto 2022. Il confronto è su un colore emblematico: il nero. L’esposizione corona la riapertura dopo 7 anni di lavori e 10 milioni di investimento che hanno riqualificato questi ambienti dedicati unicamente a Burri, originario di Città di Castello.

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Il nero di Burri

Burri più di ogni altro ha usato il nero, il buio prima della luce. Si entra in punta di piedi in mostra per poi lasciarsi guidare da un’esplosione di materia, luce e sguardo interiore. Un’assenza che si rifà colore. Come ha detto il curatore Bruno Corà il nero “tra la fine del Medioevo e il XVII secolo aveva perso il suo statuto di colore. Sono stati gli artisti a riconferirgli valenza cromatica. In particolare Malevič, esponente di punta della corrente suprematista russa e autore di “Quadrato nero su fondo bianco” (1915). L’opera è richiamata in mostra mediante una stampa che ne riproduce l’immagine”.

Alberto Burri_Cellotex_1980

Burri e gli altri 

Nella sede della Fondazione Burri vanno in scena le opere del “padrone” di casa, che nel 1948 cominciò proprio con le sfumature cromatiche del materico “Nero 1”. La sua ricerca artistica si sviluppò poi con una intensità sempre più marcata a partire dagli anni ’70-’80. Giunse perfino a dipingere totalmente di nero gli Ex Seccatoi del Tabacco, oggi sede dei suoi cicli pittorici. Altri grandi maestri contribuirono a questa riflessione: in mostra sono ospitate così opere elaborate con il nero di Fontana, Bassiri, Castellani, Kounellis, Schifano, Isgrò e altri. Ciascuno con modalità, intenzioni e valenze diverse.

Una mostra accessibile a disabilità visive

“La Luce e il Nero” è una mostra che non ha precedenti. Nasce, infatti, nell’ambito del programma “Europa Creativa 2020” con il progetto “Beam Up” (Blind Engagement In Accessible Museum Projects 2020-2023), uno dei 93 progetti cofinanziati tra i 380 presentati dai 34 Paesi europei. Il buio della “Camera sensoriale” è il punto di partenza che avvolge i visitatori, senza distinzioni di capacità visive. Grazie al linguaggio braille sui pannelli e alle riproduzioni in scala, è possibile scoprire in modo diretto i materiali plasmati dal maestro Burri. Ed entrare “dentro” il suo nero rivoluzionario.

Mostra La Luce del Nero
Location Città di Castello, Ex Seccatoi del Tabacco
Data Inizio 15/04/2022
Data Fine 28/08/2022
Sito Web www.fondazioneburri.org

Credit: ph@fondazioneburri