Oltrepò Pavese, una task force per promuovere il territorio
Da una App dedicata al turismo slow e una campagna glocal, alle degustazioni online per promuovere il territorio dell'Oltrepò Pavese.
Testo di Sissi Baratella
Del Piemonte conosciamo i grandi rossi, celebri ormai in tutto il mondo. Ma c’è anche un vino bianco che sta facendo la differenza, da uva autoctona e incredibilmente versatile incontra il gusto dei più. È piacevole, fresco, sapido e delicatamente, ma non banalmente, profumato… è il Gavi docg, da uva cortese. Nel panorama di questa denominazione a sud del Piemonte che interessa 11 comuni in provincia di Alessandria, nel 2018 fa capolino una nuova etichetta. Fortemente voluta da una donna che, innamorata delle sue terre, non vedeva l’ora di trovare un modo per renderle omaggio. Giusi Scaccuto Cabella fonda così Mine Wine.
Dopo aver accumulato anni di esperienza e aver appreso i ritmi del vigneto e i segreti del vino che, prepotentemente, non vede l’ora di ribollire in cantina; dopo aver sperimentato che cosa significa produrre un vino fedele sia al suo territorio sia all’azienda a cui appartiene, Giusi Scaccuto Cabella decide, fondando il suo brand, di realizzare un’etichetta tutta sua dando vita a un progetto unico nel suo genere. Sarebbe stato un Gavi docg, solo acciaio, da lieviti indigeni. A renderlo unico l’accurata selezione di uve appartenenti a vigneti presenti in tutti i comuni della denominazione. Il progetto ambizioso e coraggioso prende vita, e nasce Mine Wine 11 terre.
Per anni Giusi ha lavorato sul territorio del Gavi docg come dipendente per altre aziende vinicole. Non è enologa, non è agronoma ma sono entrambi mestieri che ha appreso nel tempo e fatto suoi. Talvolta sbagliando, talvolta riprovandoci ancora più determinata di prima, fino a prendere il coraggio di realizzare qualcosa di suo. I valori in cui credo sono l’eco-sostenibilità e la valorizzazione del territorio. Da qui il progetto di rappresentare un’intera denominazione in un’unica bottiglia, seguendo personalmente i contadini che le conferiscono le uve e confrontandosi costantemente con loro nel corso dell’anno.
Dopo le sue prime 20.000 bottiglie di Gavi Mine Wine, che sono distribuite in Italia, in Europa e negli USA, Giusi ha altri sogni nel cassetto da realizzare. In primis un vino rosso, che già esiste e, per il momento, sta riposando in legno; anche in questo caso ha scelto di lavorare con un’uva rossa autoctona, estremamente verace. Uscirà il prossimo anno, e non vediamo l’ora di assaggiarlo. Le sperimentazioni di Giusi in territorio piemontese, però, non finiscono certo qui e presto ci regalerà anche qualche novità con le bollicine… cosa che, a noi di Bubble’s, non può che fare un grande piacere!
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