Dall’Italia al Canada: andata…

Una storia come tante, almeno apparenza. Un ragazzo emigrato in Canada in cerca di fortuna che, dopo una vita di lavoro, cede alla  nostalgia e torna a luoghi della sua infanzia. Se però il ragazzo di un tempo si chiama Ermenegildo Giusti, oggi a capo della Giusti Group of Companiesin Canada leader nel settore delle costruzioni nella West Coast, il suo ritorno a Volpago del Montello, fra i boschi e i vigneti delle dolci colline trevigiane, non poteva ridursi soltanto una vicenda privata.

Giustiwine Prosecco
Graziana Grassini

…e ritorno

È il 2000 l’anno della svolta: il nuovo secolo inizia insieme con la nuova vita “italiana” di Ermenegildo Giusti. La sua decisione di investire in Veneto nel settore vitivinicolo va di pari passo col desiderio di valorizzare al massimo un territorio che scopre ricco di potenzialità talvolta ancora inespresse: “Quando sono tornato nella terra da dove ero partito, ho trovato aree abbandonate e incolte, tesori storici e architettonici dimenticati. Per me, invece, è vitale che il paesaggio e la terra siano in armonia con la natura e la storia”.  

Un donna per enologo

Ed è in quest’ottica che nello scorso luglio 2020, dopo un lavoro durato ben cinque anni, è stata aperta la nuova cantina ipogea, in totale armonia col paesaggio che la ospita, sottoposto a vincolo ambientale. Profonda otto metri sotto terra con cinque piani di discesa, la sovrasta un vigneto che segue il movimento naturale della collina. Qui nascono i vini pensati dalla Giustiwine, l’Asolo Prosecco Superiore Docg Extra Brut, simbolo del territorio. Che da quest’anno viene affidato alle cure di Graziana Grassini, prima donna e prima enologa toscana in terra trevigiana. Perché lei, Ermenegildo Giusti ne è sicuro, saprà valorizzare al meglio la glera da cui questo vino nasce, facendone un’autentica espressione dei profumi e dei sapori della sua terra.

Giustiwine: Prosecco ma non solo

Un amore per il proprio territorio che davvero Ermenegildo Giusti ha saputo esprimere a 360°. Perché si deve a lui il restauro dell’antica Abbazia di Sant’Eustachio, monastero benedettino del 1062,situato a Nervesa della Battaglia, dove nel 1549 Monsignor Della Casa scrisse la grande opera de Il Galateo. Così al turista che, appena possibile, tornerà in visita sui Colli Asolani sarà data un’opportunità in più. Quella di vivere un’esperienza autentica, dove natura, vino, storia e cultura si mescolano e si completano a vicenda.

info: www.giustiwine.com