Firenze – Donatello. Il Rinascimento – Il “maestro dei maestri” a confronto con i grandi della sua epoca
La mostra a Palazzo Strozzi e Museo Nazionale del Bargello dal 19 marzo al 31 luglio 2022.
Testo di Silvana Delfuoco
Chissà se oggi piacerebbe anche a noi il vino prodotto dagli Etruschi? Di sicuro è a loro che dobbiamo l’origine delle nostre conoscenze sull’ars vinearia, visto che furono tra i primi a coltivare la vite in Italia già a partire dal XII sec. a.C. Un concreto esempio del loro “corredo vinario” – 17 reperti databili dal V al III sec. a. C: – già proprietà del MUVIT, il Museo del Vino di Torgiano (PG) gestito dalla Fondazione Lungarotti, è stato accuratamente restaurato prima di venire ricollocato nella nuova sezione museale appositamente dedicata.
Inaugurato a Torgiano nel 1974, il MUVIT si snoda lungo 20 sale situate all’interno del monumentale Palazzo Graziani-Baglioni, dimora estiva gentilizia del XVII secolo. Il suo patrimonio conta oltre tremila reperti, dai più antichi strumenti per la viticoltura e la vinificazione, fino a manufatti, incisioni e disegni che vanno dal XV al XX secolo. Definito dal New York Times come il museo “migliore in Italia” per la qualità delle collezioni artistiche, dal 2000 gli è stato affiancato anche il Museo dell’Olivo e dell’Olio di Torgiano (MOO), ricavato da un antico molino ad olio all’interno delle mura castellane.
La scena del banchetto della Tomba dei Leopardi di Tarquinia, qui riprodotta, oltre ad offrire una ulteriore valenza scientifica ai reperti, ha permesso una ambientazione della vetrina e una contestualizzazione degli oggetti di grande impatto e suggestione. Come per la Situla stamnoide, contenitore di vino destinato alla tavola, sicuramente uno dei migliori esemplari finora conosciuti per la raffinatezza dei profili e l’accuratezza dei particolari decorativi.
Una storia di successi quella delle Cantine Lungarotti, cominciata con Giorgio Lungarotti, fondatore dell’azienda di Torgiano, piccolo borgo rurale nel cuore verde dell’Umbria. E che ora continua grazie all’impegno delle figlie Chiara e Teresa, della moglie Maria Grazia e dei nipoti Francesco e Gemma. Oggi l’azienda conta in tutto 250 ettari di vigneti, dislocati tra la Tenuta di Torgiano e quella di Montefalco, dove si pratica una viticoltura attenta alla sostenibilità, alla biodiversità e alla valorizzazione dei vitigni autoctoni.
Mostra | Corredo vinario etrusco |
Location | MUVIT, Museo del Vino di Torgiano |
Sito Web | www.muvit.it |
www.lungarotti.it
Credit: ph@MUVIT
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