Nel cuore del Parco Nazionale dei Sibillini
Immersa nelle colline marchigiane del Parco Nazionale dei Sibillini, La Canosa prende il nome dal vicino borgo Poggio Canoso, uno dei 4 castelli di Rotella, nel cuore della Val Tesino. Sita non lontano da Ascoli Piceno e Offida, si estende per centodieci ettari, quaranta dei quali sono dedicati a vigneti per la produzione sia di vini tipici del territorio, sia dal respiro più internazionale, sfruttando al meglio le diverse esposizioni, altitudini che vanno dai 350 ai 550 metri e beneficiando della decisa escursione termica tra le ore diurne e quelle notturne, durante tutti i 12 mesi dell’anno.
![La Canosa - Paesaggio visto dalla cantina](http://bubblesitalia.com/wp-content/uploads/2022/07/Paesaggio-visto-dalla-cantina-.jpg)
Investire su una potenzialità
La Canosa, grazie alle moderne tecnologie, ha un pieno controllo delle temperature durante il processo di vinificazione, dal ricevimento delle uve fino alla maturazione tra acciaio e tonneau di rovere di Allier, sino all’affinamento in bottiglia. L’obiettivo è di valorizzare le caratteristiche di una zona vocata alla viticoltura e questo è stato uno dei motivi che ha spinto Riccardo Reina a credere nelle sue potenzialità. Prossimamente saranno pronti a produrre anche i 13 ettari di Verdicchio recentemente acquistati, mentre la guida dell’azienda passerà nelle mani di Alberica, figlia di Riccardo.
![La Canosa - Alberica Reina](http://bubblesitalia.com/wp-content/uploads/2022/07/Alberica-Reina.jpg)
Se il terroir si ritrova nel bicchiere
Il terreno, tipico della dorsale appenninica, è calcareo, argilloso, molto minerale. Gode di brezze termiche estive e di buone precipitazioni che favoriscono la coltivazione della vite. La sapidità è sicuramente l’aspetto che emerge in modo preponderante sia nei bianchi che nei rossi. I primi, inoltre, si contraddistinguono anche per la loro freschezza dovuta ad altitudine ed esposizione, mentre i secondi, grazie alle proprietà del suolo, mettono in risalto il bilanciamento, la tonicità dei loro tannini. Piacevolezza e buona beva rappresentano il comun denominatore di tutte le etichette di La Canosa.
Filari di vigne Vigneti al tramonto
La qualità nella varietà
La Canosa ha 4 bianchi, 6 rossi, un rosato e tre bollicine, i cui nomi si ispirano all’eredità latina e al luogo. Della gamma citiamo: dall’Offida Pecorino DOCG che abbiamo apprezzato per la sua tipicità e fattura alla Offida Passerina, secca e prodotta anche come Metodo Italiano sia in versione Brut che Extra Dry, oltre a uno Spumante Rosso da uve Sangiovese. Il rosato è ottenuto dalle stesse uve, mentre tra i rossi ottenuti da Montepulciano e Sangiovese troviamo le espressioni di Rosso Piceno e Rosso Piceno Superiore con entrambe le varietà, per poi avere due Marche IGT da ognuna dei vitigni al 100%.
Passerina Vino Spumante Brut Pecorino Peko
Credit: ph@lacanosa