Il nuovo Negozio Biraghi, aperto in quella splendida Piazza san Carlo che di Torino costituisce l’autentico salotto, rappresenterà per l’azienda casearia cuneese un’opportunità di prim’ordine. E non solo per la sua straordinaria collocazione, ma anche perché va a prendere il posto di una storica “drogheria” che per oltre un secolo ha rappresentato il vero e proprio punto di riferimento per tutti i torinesi appassionati di eccellenze dolci o salate, divenendo nell’immaginario collettivo il sinonimo stesso di una qualità unanimemente apprezzata: “Paissa”.
Sarebbe però un errore credere che il Negozio Biraghi sia stato pensato semplicemente come vetrina prestigiosa per un’azienda che, fondata nel 1934, nel tempo ha saputo brillantemente divenire una delle più importanti aziende casearie italiane. Il suo crescente successo, dimostrato dai numeri sia del fatturato sia dell’export, anziché fargli dimenticare i suoi inizi a conduzione familiare l’ha invece spinta a supportare con la sua immagine realtà casearie il cui tratto artigianale e di nicchia appare in grado di qualificare ulteriormente il settore.
In questa prospettiva, il Negozio Biraghi intende costituirsi come una nuova meta gourmet nel cui spazio espositivo, a rotazione, trovino posto e possano venire acquistate molte eccellenze dell’enogastronomia piemontese: dai formaggi ai salumi; dalle carni all’olio; dalla pasta fresca ai dolci. Senza ovviamente dimenticare il vino, le cui etichette saranno selezionate dalla Banca del Vino di Pollenzo. Le delizie piemontesi trovano così una nuova “casa”, a portata di mano di appassionati e turisti, nel cuore stesso di Torino.
Eccellenza chiama eccellenza. Ed è forse per questa ragione che il Negozio Biraghi è stato oggetto, sia sul piano della progettazione che della realizzazione, di una cura ben visibile sia nelle undici vetrine esterne sia nei due piani interni, completamente rinnovati in stretta collaborazione con la Sovrintendenza delle Belle Arti di Torino. Ad essere restituito così a questo spazio, destinato anche ad ospitare degustazioni ed eventi culturali, è quel respiro sabaudo che lo integra perfettamente col contesto architettonico in cui ha trovato posto.
