Pasqua. A Napoli è pastiera

A Napoli dire Pasqua è dire Pastiera, uno dei dolci più iconici della cultura pasticcera partenopea. Fragrante pasta frolla dal morbido ripieno, inebriante di profumi ed aromi, a base di ricotta, frutta candita, grano, uova e fiori d’arancio, la pastiera, più che un dolce, è simbolo storico della cristianità. Tra le tante storie sull’origine di questo dolce, quella più verosimile rimanda all’estro creativo delle monache di clausura di un antico monastero della Costiera amalfitana per celebrare il ritorno della Primavera: ricotta dolce, trasfigurazione delle offerte votive di latte e miele, grano, augurio di prosperità e uova, rinascita. 

Pasticceria De Vivo - Marco de Vivo nel suo locale con le colombe salate a marchio Passione Campania
Marco de Vivo nel suo locale con le colombe salate a marchio Passione Campania

Antiche tradizioni

Da sempre preparata in casa da nonne, zie, madri, con ricette tramandate di generazione in generazione, la pastiera è ormai patrimonio che, alcune famiglie hanno trasformato in preziosa attività artigianale, come quella della pasticceria De Vivo, da oltre 60 anni è un punto di riferimento in Campania.
Ubicata a Pompei, provincia di Napoli, tra gli scavi archeologici più famosi del mondo ed il Santuario Mariano, la pasticceria De Vivo vanta due generazioni di panificatori che, fin dagli anni ’30, sfornavano pane e lievitati utilizzando il lievito madre. Oggi è Marco De Vivo, insieme alla moglie Ester ed alla creativa figlia Simona, Avvocato, a continuare la filosofia di famiglia: rispetto del cliente, qualità e genuinità delle materie prime ed eccellenze del territorio.

La pastiera De Vivo, un rito

Morbida, succosa, poco zuccherina, intensamente profumata di fresca essenza naturale di fiori d’arancio, la ricetta della pastiera è ancora quella di famiglia, “di nonna AnnaMaria”, che ancora viene preparata “alla vecchia maniera”, utilizzando materie ricercate di alta qualità, come erano nella disponibilità tradizionale del territorio: non ricotta di pecora, ma “ricotta da latte vaccino proveniente da allevamenti della piana del Sele da mucche selezionate e grano esclusivamente italiano”- sottolinea fiero Marco De Vivo“che viene bollito e lavorato nel nostro laboratorio”.

La colomba, fantasie a gogò

Se la pastiera è religiosa tradizionalità, la colomba è, invece, fantasia di lievitati creativi, sia dolci che salati, sempre, però, con le rigide “regole”: uso di lievito madre, lungo processo di lievitazione di ben 36 ore e valorizzazione delle eccellenze territoriali. Sontuosa, opulente e perfettamente alveolata, la ricca produzione dei lievitati spazia tra proposte con albicocche del Vesuvio candite e mandorle, con pregiate nocciole di Giffoni IGP, con “sfogliatella”, cuori di ricotta vaccina e semola, arancia candita e cannella di Ceylon e “Zeppola di San Giuseppe”, amarene e ganache di crema pasticcera.
Le versioni salate, poi, sono un inno alle tradizioni locali contadine, con i carciofi “arrostiti sulla brace” del pranzo di Pasqua, il pesto campano, con pomodori secchi e basilico ed il casatiello ed i taralli “’nzogna e pepe”, del sabato Santo e del lunedì di Pasquetta, tipicità per cui De Vivo ha creato un marchio specifico “De Vivo Passione Campania” riportato su ogni confezione.

https://www.lapasticceriadevivo.it