Raimondo Sandri, art director e designer che da quindici anni si occupa di brand design per il settore wine/spirits, ha contribuito a innovare significativamente il mondo delle forme del vino, dedicandosi con passione e professionalità a bottiglie e etichette. E se le prime, partendo da modelli e prototipi in creta realizzati a mano, attraverso la modellazione artistica hanno via via trovato nuove forme e volumi, le seconde sono gradualmente venute connotandosi come il frutto di una riuscita interazione fra tradizione e innovazione.

«In un mercato come quello vinicolo contraddistinto da una forte concorrenza e da un frequente appiattimento delle differenze di prodotto – spiega Raimondo Sandri – il packaging riveste un’importanza cruciale, sia esso riferito al label design sia al design della bottiglia stessa. L’efficacia del packaging imprime nella mente del consumatore il marchio, contribuendo a stabilirne e rafforzarne l’identità e la credibilità. Esso ha inoltre il compito di trasmettere l’immagine del brand e dei suoi valori, resi individuabili e seducenti proprio attraverso una creatività competente».

La ricerca di Raimondo Sandri spazia dal definire le qualità espressive dei diversi materiali e il loro potenziale di veicoli comunicativi all’individuare nuovi equilibri di design tra bottiglia ed etichetta. Un rapporto costituito non solo dai contrasti tra lucido-opaco, liscio-ruvido, curvo-retto, ma reso invece più solido dal riuscito raccordo fra artigianalità e tecnologia, cultura visiva e marketing. L’universo estetico di Sandri strappa così bottiglie ed etichette alla mera funzionalità pratica che le lega al vino, per elevarle invece a simbolo/icona del prodotto che rispettivamente contengono e identificano.

Se il valore del contenuto di una bottiglia di vino – in termini di tempo, dedizione, cultura, sapere – rappresenta un dato ormai acquisito dal mercato, la creatività di Raimondo Sandri ha saputo mostrare come anche il design della bottiglia, che di un vino rappresenta la veste esterna, attraverso la sua forma possa contribuire in modo determinante ad esaltare la personalità di quel vino specifico. Non senza che peraltro, in molti casi, imprimere alla forma della bottiglia e all’impatto dell’etichetta una tale rilevanza da traformarle nel primo elemento di riconoscibilità di un vino.

Testo di Giovanna Moldenhauer

www.raimondosandri.it