La Doc Sicilia ha raggiunto in soli sette mesi il traguardo di 50 milioni di bottiglie, con un aumento del 154% rispetto allo stesso periodo del 2017. L’aumento da record nell’imbottigliato, benché riguardi in maniera trasversale tutte le varietà dei vini appartenenti alla Doc Sicilia, è stato trainato principalmente da due vitigni: il Grillo e il Nero d’Avola.

Questo risultato è frutto dell’azione intrapresa dal Consorzio di Tutela vini Doc Sicilia con massicce campagne di informazione in Italia e all’estero, volte a promuovere e garantire i prodotti del “continente vinicolo Sicilia”. L’Isola, infatti, detiene da sola il 25% della biodiversità europea e il 50% di quella italiana. Le diverse tipologie di suolo e le risorse genetiche naturali, INOLTRE, permettono di ottenere produzioni enologiche molto diversificate,da una provincia all’altra.

A partire dal 2012 – anno di nascita del Consorzio – fino ad oggi, sono cresciute fino a 315 le aziende che hanno deciso di aderire alla Doc Sicilia, mentre anche per il 2018 è stato confermato l’accordo con il Consorzio Prosecco Doc al fine di contrastare fattivamente le contraffazioni ai danni dei vini a marchio Prosecco Doc e Sicilia Doc.

Tutti i vini della Doc Sicilia, dal Sicilia Bianco all’Inzolia, dallo Zibibbo al Sicilia Rosso, dal Frappato al Merlot continuano ad aumentare il loro apprezzamento presso il pubblico specializzato, con un numero sempre crescente di visitatori alle principali manifestazioni di settore: dal Vinitaly di Verona al ProWeine di Düsseldorf, solo per citare alcuni degli appuntamenti più importanti nei quali, la Doc Sicilia, è ormai considerata “modello positivo di sistema”.

Testo di Cinzia Taibbi

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