«Qualche anno fa – ha esordito Mauro Felicori, vulcanico direttore della Reggia di Caserta che in pochi anni ha raddoppiato i visitatori del sito che guida – anche solo l’idea di accostare dei beni artistici di primo piano con un cibo o un vino sarebbe stato considerato vilipendio e avrebbe sollevato una marea di polemiche. Oggi, per fortuna, le cose sono cambiate e, in un’ottica di promozione complessiva di un territorio, la convergenza tra arte e gastronomia spesso risulta una carta vincente».

Proprio questa carta è stata scelta da due siti UNESCO di Torino e Napoli, rispettivamente legati ai Savoia e ai Borboni, per dar vita a Torino a un evento nato con l’obiettivo avviare una collaborazione tra i territori che fanno rispettivamente capo alla Palazzina di Caccia di Stupinigi e alla Reggia di Caserta. A sigillare l’accordo è stata dunque una pizza – la Pizza delle Due Regge – pensata come tramite di valorizzazione dell’alta qualità dei prodotti tipici di Piemonte e Campania.

Nel suggestivo scenario della Palazzina di Caccia di Stupinigi, con il decisivo supporto di un team di pizzaioli campani e piemontesi capitanati da Luigi Acciaio, a creare la nuova pizza è stato il numero uno della pizza mondiale: Franco Pepe. Divenuto famoso per aver saputo restituire alla pizza un ruolo di primo piano nel food di qualità, il “pizzaiolo” di “Pepe in grani” di Caiazzo ha così creato una pizza capace di valorizzare appieno anche alcune eccellenze subalpine.

Di questa pizza, come di ogni creazione gastronomica di punta, è quasi inutile elencare gli ingredienti. A contare sono le sensazioni, legate in questo caso a un’esplosione di sapori nei quali Piemonte e Campania hanno saputo non solo esprimere al meglio sé stessi, ma anche trovare una sintonia inattesa e capace di stupire. Oltre che di far partire su ottime basi il percorso di collaborazione che l’Associazione Stupinigi ha lanciato e gli enti dei due territori hanno appoggiato con convinzione.

Testo di Piergiuseppe Bernardi

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