La vite, gioiello di Belluno
Incastonato tra le Dolomiti bellunesi, il casale dell’Azienda Agricola Piras svetta in mezzo ad un quadro verde disegnato dalle vigne. Un luogo intimo e familiare, sinonimo dell’infanzia per Edoardo, il proprietario, che l’ha passata qui con i suoi nonni e ora ha ripreso in mano le vecchie proprietà per dare vita ad un sogno che fino adesso era rimasto irrealizzato: la produzione di un vino di qualità. È qui che nasce lo Chardonnay “Regina”, frutto del suo lavoro e della sua passione. Questo vino rappresenta uno dei suoi due lati migliori, accanto a quello legato ai motori e il modellismo, ed è il risultato di molteplici collaborazioni e amicizie, che gli hanno permesso di raggiungere i suoi primi obiettivi e presentare il suo vino in diverse occasioni.

Da un territorio davvero unico, un vino speciale
Giovane, dalle note fruttate e floreali e di buona sapidità, “Regina” è uno Chardonnay in purezza, che rappresenta l’essenza delle vigne di Pagogna a Mel e prende il nome proprio dalla nonna di Edoardo. Ai piedi delle montagne, percorrendo una stretta via di campagna, ci ritroviamo in un luogo davvero suggestivo e denso di ricordi. Vecchi casali, frutteti e orti: tutta questa bellezza si ritrova anche nel bicchiere dal profumo pieno e inebriante. Perfetto con primi piatti di pesce e carni bianche, al naso si scorge subito la frutta, come ananas, banana e pera.
Una spumeggiante proposta
Un buon successo è da attribuire anche al “Prosecco Regina” DOC. La cura e l’impegno profusi tramite il metodo Charmat danno vita ad un ottimo prodotto. Il gusto morbido e il profumo lievemente aromatico ricorda la mela renetta e rievoca sogni e frutta, ogni anno in esposizione alla fiera Mele a Mel: un altro prezioso ricordo, che si trasforma in una nuova realtà grazie a questo Prosecco. Un ottimo modo per iniziare un aperitivo, ma si sposa perfettamente con la pasticceria secca, passpartout per tutte le occasioni di più sincera convivialità.

L’interessante novità in arrivo: Castalda
Nel prossimo futuro ci aspettiamo piacevoli sorprese con “Castalda”, dal nuovo vitigno Solaris allevato secondo i metodi del biologico. Un vitigno particolarmente resistente alle malattie fungine, che consentirà di evitare eccessivi interventi sulle piante e vedrà un utilizzo limitato di sostanze chimiche a difesa delle colture. L’innovazione è ben accolta da Edoardo, che alla luce dei consigli e delle esperienze via via più formanti pongono le basi per un nuovo prodotto, attento alla biodiversità e alla modernità: sicuramente saprà stupirci.