Carlos Veloso dos Santos, Amministratore Delegato di Amorim Cork Italia

Di Giovanna Moldenhauer

Nell’ottica della sua partecipazione al prossimo Festival Spumanti Italia che si terrà a Milano il 4 e 5 giugno 2024, abbiamo chiesto a Carlos, che ben conosciamo, un suo commento su quali tappi, allo stato attuale della loro produzione, sono ritenuti più idonei per gli spumanti siano essi Metodo Classico o Italiano

“È da diversi anni che in Amorim studiamo l’interazione del tappo da spumante con il vino. Oggi ci sono riconosciuti brand che utilizzano il tappo di sughero con rondelle nella seconda fermentazione, perché questo aiuta a dare maggiore struttura ai vini prodotti secondo il metodo classico. Questo principio si estende anche al tappo di spedizione, perciò quello di cui oggi siamo convinti è che per i grandi Spumanti il tappo più adatto sia il tappo da spumante tradizionale, ossia con due rondelle. Negli ultimi anni si è sviluppato invece il tappo da spumante in sughero micro granulare che, da un punto di vista evolutivo, presenta maggiori limitazioni, tuttavia ha un comportamento meccanico standard e una performance fisica e di tenuta perfetta. Perciò, alla domanda quale tappo sia l’ideale per un vino spumante a lunga conservazione, chiaramente rispondiamo il tappo tradizionale con due rondelle, mentre per gli spumanti di tutti i giorni, ossia quelli fatti d’accordo con il metodo Martinotti, va bene quello totalmente in micro granulare”.

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