Consorzio del Prosecco DOC

di Andrea Zanfi

L’obiettivo delle pagine di questo magazine è captare e godere della determinazione con la quale certe imprese e alcuni uomini orientino il proprio operato verso la bellezza.
In questo nuovo momento di oscurantismo culturale, nel quale sono in molti ad essersi dimenticati dei valori intellettuali che ci circondano, può essere utile e terapeutico costatare che vi sono altri che si approcciano invece a questi valori con una grande determinazione.

Poco importa se la loro volontà sia spronata da scopi puramente commerciali o se il loro mecenatismo non sia puro come si vorrebbero far apparire. Ciò che conta è che il loro apprezzabilissimo sforzo economico e culturale elargito crei un valore aggiunto al sistema sociale in cui tutti noi viviamo.

Per questo mi sono venuti in mente gli Horti sull’Esquilino del patrizio romano Gaio Plinio Mecenate, protettore e amico di poeti e letterati latini essendo lui stesso poeta e raffinato conoscitore d’arte, che spinsero Orazio a raccontarne la loro bellezza.

Come non plaudire al Consorzio di tutela del Prosecco DOC per lo sforzo profuso in questi anni nelle arti, nelle lettere e nello sport accordando munifica protezione a chi pratica o coltiva queste attività.
Una luce accesa che, paradossalmente, ai più sembra spenta, rabbuiata dal valore estrinseco di un prodotto come il vino, strumento invece ideale per fare belle cose, essendo esso stesso un’espressione artistica delle capacità umane.
Ritengo che quando c’è chi opera in questa direzione, si debba, per trasparenza intellettuale, riconoscergli la sua bravura e incoraggiarlo.


La bellezza è un valore raro e quindi di inestimabile.

Per questo occorre ringraziare e plaudire a chi si adopera per tali fini.

È un grazie sincero il mio, esternato da chi lavora nella cultura da quasi trent’anni, e scaturito dall’analisi di quanto sia ampia l’attività di sostegno che il Consorzio di Tutela del Prosecco DOC svolge a favore di iniziative artistiche o culturali, sportive o ludiche, sempre di alto livello.

Un esempio la connessione che il Consorzio ha attivato con l’emblematica e iconica realtà culturale dell’ADI Design Museum di Milano, un colosso del quale il Consorzio è partner ufficiale, ricoprendo il ruolo di Official Sparkling Wine.

Non tutti, forse, sanno che il museo è la sede della collezione storica dei prodotti dei designer
premiati con il Compasso d’Oro, il premio più prestigioso al mondo nato da un’idea di Giò Ponti nel 1954, lanciato da Rinascente e affidato ad ADI Associazione per il Disegno Industriale,
e oggi gestito dalla Fondazione ADI Collezione Compasso d’Oro.
Ma il ruolo di mecenate è svolto dal Consorzio anche con il Teatro Stabile del Veneto, con la Città di Venezia, con Apritimoda, contribuendo a far aprire agli appassionati le porte di svariate Maison di moda, scoprendo la genialità di stilisti e artigiani.

La bellezza eterna è quella raccontata da chi ha parole per descriverla e immortalarla nel tempo

Il palinsesto operativo visionato comprende anche il Festival Sole Luna.
La rassegna itinerante Cinema in Cantina che si svolge nelle sere d’estate in alcune aziende produttrici che danno la possibilità ai propri ospiti di effettuare una visita alla cantina, fare una degustazione e partecipare alla proiezione di un film legato alla tematica scelta;
il Festival del Cinema Venezia fin dal 2016.
Un appuntamento fisso per il Consorzio all’interno dello spazio della Regione Veneto presso l’Hotel Excelsior il cui bar, brandizzato, vede il passaggio di tutte le star prima che affrontino il Red Carpet.

In ambito cinematografico il Consorzio annovera anche la produzione del Supercorto Lightness that inspires realizzato da Anam Cara e la collaborazione con Casanova Opera Pop di Red Canzian. Sul tema Canova invece, la mostra Canova gloria trevigiana a Treviso e il corto cinematografico Genius moves the world: tributo ad Antonio Canova.

Ma cosa c’entra il prosecco con Canova? È nella risposta a questa domanda che si percepisce il senso della ricerca della bellezza e il fine del mecenatismo “prosecchiano” di cui sto parlando.
E il premio a un genio il quale, come asseriva Stendal: “Ha trovato il coraggio di non copiare i Greci e di inventare una bellezza, come avevano fatto i Greci, creato cento statue, trenta delle quali sono capolavori”. Un genio interpretato con arte e maestria in un cortometraggio che invito tutti i lettori di Bubble’s a vedere per godersene il valore e la ricerca di quella bellezza che il Canova ha elargito con le sue opere.

Non è difficile comprendere come tutto questo debba far riflettere quanti nel sistema vino, pur avendo grandi risorse economiche, non abbiamo una simile magnificenza strategica e culturale.

Se ne rammarichino.
La bellezza eterna è quella raccontata da chi ha parole per descriverla e immortalarla nel tempo.

Buona bellezza a tutti.

Testi di Andrea Zanfi