Il senso di CEMBRA per i vini di Montagna

Presentazione Zymbra IGT Vigneti delle Dolomiti, il nuovo sorso della Valle di Cembra enoica, e degustazione dell’intera collezione di Cembra Cantina di Montagna.

Nata nel 1952 da un coraggioso gruppo di giovani viticoltori, CEMBRA Cantina di Montagna non è solo la storica cantina cooperativa della Valle di Cembra, ma un baluardo della viticoltura eroica nel cuore delle Dolomiti. Uno scrigno incontaminato, a nord-est di Trento, che custodisce un terroir unico, forgiato da millenni di storia geologica.

Tra i 500 e i 900 metri di altitudine, lungo una valle fluvio-glaciale che dalla pianura di Lavis si inerpica fino in Südtirol, trovano dimora vitigni tenaci su pendii di difficile accesso e dalle pendenze vertiginose che sfiorano il 40%. L’Ora del Garda, il benefico vento che spazza via l’umidità, l’oro rosso del porfido, suolo vulcanico di 300 milioni di anni fa e l’escursione termica ottimale, fanno il resto, conferendo ai vini della cantina cembrana rara personalità e una mineralità a tratti inconfondibile. Un’esplosione di freschezza e sapidità, una beva piacevole e un caratteristico timbro di eleganza sono anche frutto di un attento lavoro in cantina. Vini che sfidano il tempo, capaci di invecchiare con grazia e regalare emozioni inattese.

Zymbra, prima cuvée di CEMBRA, interpreta proprio con fierezza i caratteri peculiari di questa cantina di montagna. Per comporla Stefano Rossi, cembrano doc e winemaker di CEMBRA da 12 anni, ha selezionato i migliori grappoli di Müller Thurgau, Chardonnay e Riesling, vitigni tra i più identitari della valle, scegliendo le migliori espressioni del 2019 all’interno del parco vitato di circa 300 ettari, curato con dedizione dei suoi 320 soci conferitori, veri custodi della valle. Il nome, antico toponimo della valle, vuole omaggiare l’unicità di questo territorio, a pochi chilometri da Trento.

Il nuovo corso di Cembra prevedeva solo vini monovarietali al fine di valorizzare in maniera ancora più netta le uve delle parcelle più rappresentative del territorio per produrre al massino circa 40mila bottiglie, mentre tutto il resto del raccolto va a Cantina La-Vis.

La scelta di introdurre proprio una cuvée è stata spiegata molto bene dallo stesso Rossi: “Vogliamo e dobbiamo raccontare un viaggio, nell’andare a selezionare i vigneti più corretti delle tre varietà a bacca bianca simbolo della valle, Müller Thurgau, Riesling e Chardonnay. Partendo dalle colline avisiane ci si spinge fino ai 500-600 metri d’altitudine, dove troviamo lo chardonnay in zona comune di Giovo. Poi andiamo avanti e arriviamo al paese di Cembra, sui 650 metri, dove alleviamo il Riesling. Prima arrivare in Val di Fiemme a Grumes – che in dialetto significa grintoso – troviamo a 850 metri alcune parcelle di Müller Thurgau dalle caratteristiche assolutamente peculiari, soprattutto per quel che riguarda freschezza, aromaticità ed esplosione. Zymbra deve raccogliere il meglio delle tre varietà poste a tre altimetrie diverse: esplosività aromatica del Müller, franchezza, sapidità e verticalità del Riesling, e chardonnay come trait d’union per equilibrio, struttura e morbidezza. Questa è l’idea che vogliamo mettere nel bicchiere. La nostra gamma presenta già quattro vini che tratteggiano uno per uno i colori della valle, questa cuvée è un modo diverso per ritrarre le sfumature e la complessità di CEMBRA”.

Zymbra IGT Vigneti delle Dolomiti 2019

Müller Thurgau, Chardonnay e Riesling Renano, in parti uguali, sono allevati a guyot e a pergola trentina su suoli ricchi di porfido e sabbia. Una cuvée figlia di una delle annate più fresche e tardive dell’ultimo decennio, che ha molto allungato i tempi della vendemmia, più che manuale, con il riesling raccolto nella prima decade di ottobre. Questo ha consentito una maturazione lenta e completa delle uve preservando al massimo l’integrità dei grappoli. Al fine di esaltare le caratteristiche intrinseche delle varietà, la pressatura è soffice, fermentazione e affinamento per circa due anni prevalentemente in acciaio, eccetto una sola barrique di Chardonnay. Dopo l’assemblaggio segue un ulteriore riposo di 18 mesi in bottiglia prima della commercializzazione.

Alla vista si presenta di un brillante color dell’oro. La complessità olfattiva è ben supportata da sentori rinfrescanti, cosicché note esotiche e tropicali si amalgamano armonicamente a erbe officinale e fiori di montagna. Il sorso, ricco, succoso e vibrante, è attraversato da una scia sapida che allunga il finale agrumato e molto persistente. Solo 3.000 bottiglie prodotte.

Voto: 92/100

Oltre all’ultima nata, il focus della wine collection di CEMBRA, come anticipato, sono i vini da monovarietale, Müller Thurgau, Chardonnay e Riesling accompagnati da un Pinot Nero, mentre a chiudere la gamma una referenza TrentoDoc.

Oro Rosso Pas Dosé Trentodoc Riserva 2018

100% Chardonnay da vigneti compresi tra i 600 e i 750 metri di altitudine. Per la pressatura, molto lenta e delicata, si utilizza un torchio verticale Marmonier. Il vino base fermenta in acciaio, presa di spuma nella primavera successiva alla vendemmia, almeno 4 anni sui lieviti prima della sboccatura. Luminoso giallo paglierino impreziosito da brillanti screziature dorate.

Elegante olfazione che apre su dolci sensazioni di frutta gialla, seguono ricordi di crema al limone che chiudono su note di frutta secca. Il suo sorso cremoso, particolarmente sapido e persistente, conquista il palato con la sua profondità e mineralità.

Voto: 89/100

Müller Thurgau Trentino DOC 2021

Selezioni di Müller Thurgau da una decina di particelle tra i 700 e i 900 metri di altitudine, inclusa la famosa Vigna delle Forche. Una sorta di gran cru della Valle di Cembra, dove si gioca sulle diverse altimetrie per armonizzare tutte le sue componenti. Vinificazione a grappolo intero, solo acciaio per fermentazione e affinamento.

Fresco, esplosivo, al naso non stanca mai, la maturità di un fruttato giallo a tratti esotico, le intense note dei fiori di montagna, la freschezza del pompelmo, l’aromaticità della salvia. Tensione, sapidità, verticalità, un vino che si arrampica su un’acida freschezza alpina che regala un finale molto persistente e a tratti mentolato.

Voto: 91/100

Riesling Trentino DOC 2021

Riesling renano allevato a guyot e vendemmiato ai primi di ottobre. Breve macerazione sulle bucce, fermentazione e affinamento principalmente in acciaio. Una piccola parte del mosto, quello da uve leggermente surmature, viene congelato per poi essere aggiunto durante l’imbottigliamento, in modo che il residuo zuccherino si attesti sui sette grammi per litro al fine di equilibrare un’acidità molto tagliente.

Sensazioni molto piacevoli, intriganti aromi di pesca bianca, albicocca e zest d’arancia candita che iniziano a virare su una leggera percezione di pietra focaia, molto elegante e soprattutto integrata. Il sorso è raffinato, avvolgente, per nulla muscoloso, lascia in bocca i granelli di sale ed un finale dall’effetto nettante che chiude con una parte leggermente tannica che asciuga il palato.

Voto: 90/100

Chardonnay Trentino DOC 2021

Chardonnay che nasce al centro della Valle di Cembra tra i 500 e 600 metri di altitudine. La particolarità di questa annata è che la cuvée per la prima è composta – per circa un quarto – anche da uve provenienti dall’altra parte della valle, sinistra orografica del torrente Avisio, nel comune di Lona-Lases. Un vigneto esposto a nord, dalle basse rese, dove soffia, anche in agosto, una brezza rinfrescante e asciugante. Uva dalla buccia coriacea e grintosa che è riuscita a donare un senso di montagna a questo vino, che a causa aumento delle temperature medie, è diventato difficile trovare ad altitudini non così estreme in vigneti “più classici” della Valle di Cembra. Circa il 20% della massa matura in una barrique nuova ed in una usata, mentre il resto in acciaio.

Si presenta di colore giallo paglierino vestito, al naso e fine e delicato con le sue note di frutta gialla matura ed una leggera speziatura. Al palato una sofisticata eleganza accompagnata da una buona struttura ed una piacevole vena acida.

Voto: 89/100

Pinot Nero Trentino DOC 2020

Un pinot nero che interpreta il territorio, grazie soprattutto alla diminuzione negli anni della componente di affinamento in legno e inibizione almeno in parte della malolattica. In equilibrio tra ragione e sentimento: la parte più evoluta, anche come colore, più seduta e larga ovvero quella del 70% di maturazione in barrique di rovere con fermentazione malolattica. In contrapposizione a quel 30% di “cembranità” alla continua ricerca di mineralità, agilità e freschezza di frutto, raggiunti grazie ad un maggior contatto con le bucce (si arriva quasi ad un mese), ad una macerazione prefermentativa a freddo, alla fermentazione e affinamento in acciaio, inclusa una parte in anfora di Tava sur lie per cinque 5 mesi.

Un brillante rubino carico, complesso ma non invadente, all’assaggio è la grinta dei frutti rossi, le erbe aromatiche e officinali, il fieno e i fiori di montagna. Un sorso che richiama una ciliegia sotto spirito che si fa fresca e sapida, buona struttura ed un tannino in stato di grazia. Un vino che non ha bisogno di tempo ma che durerà nel tempo, forte, dinamico e risoluto proprio come la gente della Valle di Cembra.

Voto: 90/100