Il Consorzio Garda Doc si confronta con l’Ho.Re.Ca. e la GDO sull’andamento e sul posizionamento della sua denominazione

di Giovanna Moldenhauer

Il confronto, promosso dal Consorzio di Tutela Garda DOC, è avvenuto in un convegno, tenutosi a Lazise, dove figure simbolo di entrambi i settori hanno, nei vari momenti, svolto un’analisi strategica per il futuro della denominazione tra dati di mercato e visioni dei buyer. Dopo una breve introduzione sulla DOC Garda, riportiamo i commenti dei vari protagonisti del convegno con in primis quello del Presidente della denominazione ospitante

La DOC Garda, riconosciuta per la prima volta nel 1996 con lo scopo di valorizzare i vini varietali prodotti nelle 10 storiche zone di produzione dell’area gardesana, è una denominazione guidata da un forte spirito di innovazione, in grado, negli anni, di evolversi in base alle esigenze dei consumatori, pur rispettando un prodotto che qui ha origini antichissime. Ottenuto il riconoscimento ministeriale nel 2015 e operante erga omnes dal 2016, oggi rappresenta 250 utilizzatori della denominazione, dando voce e promuovendo una fra le più preziose eccellenze enogastronomiche d’Italia. È un’area che dal punto di vista della denominazione, coinvolge specificamente le province di Brescia, Mantova e Verona, dove il suo suo territorio collinare, dalle caratteristiche paesaggistiche uniche, è protetto dalle montagne e affacciato sul bacino più grande d’Italia. Le speciali condizioni climatiche hanno plasmato nel tempo le qualità delle diverse specie di uva che vi crescono e, tuttora, ne determinano le peculiarità.

L’interessante convegno ha visto la partecipazione di rappresentanti del mondo della distribuzione, buyer della GDO, operatori del canale Horeca e membri del Consorzio, generando un confronto ricco di spunti utili per delineare le future strategie di promozione e distribuzione della denominazione Garda DOC. Riportiamo i principali commenti a partire da quello del Presidente Paolo Fiorini Presidente del Consorzio Garda DOC, all’apertura dei lavori. “La denominazione Garda DOC rappresenta una delle realtà più promettenti del panorama enologico italiano, con ampie potenzialità di crescita Horeca nazionale. Per questo abbiamo strutturato un progetto che mira a fornire strumenti concreti e dati utili per supportare i produttori in un percorso strategico consapevole, capace di valorizzare le peculiarità del territorio e il posizionamento distintivo del brand Garda DOC nel mercato contemporaneo. Questo convegno si inserisce all’interno di una strategia più ampia, un progetto complesso e articolato avviato nel 2022, che ogni anno approfondisce un ambito diverso del sistema Garda DOC. L’obiettivo è costruire un’identità forte e riconoscibile, capace di valorizzare il legame con il territorio unico del Lago di Garda e di supportare il Consorzio con strumenti concreti per affrontare le sfide della distribuzione e del posizionamento di marca”.

Di particolare interesse gli interventi dei relatori a cominciare da quello di Christoph Mack – CEO di Mack & Schuhle, azienda tedesca leader nella distribuzione di vini e liquori di marchi rinomati, che afferma «La denominazione Garda DOC ha tutte le caratteristiche per affermarsi come un riferimento nel panorama enologico internazionale: vini dal profilo moderno, accessibili ma mai banali, capaci di interpretare al meglio il gusto contemporaneo. Ma ciò che rende davvero speciale questa denominazione è il legame profondo con un territorio unico, che conosco personalmente e frequento da anni. Il Lago di Garda, con il suo clima mite, la sua bellezza paesaggistica e la cultura dell’accoglienza, conferisce ai vini un’identità forte e riconoscibile. Promuoverla significa raccontare non solo un vino, ma un’esperienza, un luogo che il pubblico tedesco ama e con cui sente una forte affinità».

Daniele Colombo, Wine and spirit Category manager Esselunga ha poi dichiarato “Esselunga crede nel valore dei localismi e si impegna attivamente a sostegno del Made in Italy, promuovendo prodotti che esprimono l’identità e la tradizione del nostro paese. Il settore dei vini è strategico: oltre a riservargli ampio spazio nei nostri negozi attraverso le enoteche, abbiamo creato anche un sito e-commerce dedicato. Nel panorama vitivinicolo attuale la denominazione DOC Garda ha interessanti potenzialità di crescita, anche grazie alla notorietà internazionale di questo territorio”.

Fabio Piccoli, Direttore Responsabile e fondatore di Wine Meridian, presente anche come moderatore del convegno, è intervenuto sull’argomento «Oggi il progetto Garda DOC rappresenta l’esperienza di un sistema territoriale davvero contemporaneo. Per la prima volta un consorzio guarda con chiarezza, senza timori e con coraggio, direttamente al consumatore finale. Non si tratta solo di promozione, ma di un coinvolgimento reale, interdisciplinare, che include anche figure come i buyer nel processo progettuale stesso. Questo è un sistema moderno, che ha una visione da costruire. Garda Doc è, in questo senso, una denominazione d’avanguardia: una risposta contemporanea. Si sta costruendo un modello dove convivono più identità sotto una visione comune. È un progetto basato sulla condivisione di valori, intenti e prospettive, che punta sull’interconnessione tra valore e origine».

A seguire Lucio Rocoroni, Direttore generale presso CDA Consorzio Distributori Alimentari ha commentato “Garda DOC non è soltanto una denominazione, ma una piattaforma identitaria capace di rappresentare un’idea evoluta di italianità: elegante, accessibile, contemporanea. Per competere in un mercato dove il valore del brand è centrale, il Consorzio Garda DOC afferma un racconto coerente e distintivo, che unisce la forza del territorio gardesano alla credibilità di una rete distributiva solida e professionale. La sfida ora è costruire una narrazione condivisa che attraversi la filiera, dalla produzione alla ristorazione, e che renda questo consorzio ancora più riconoscibile, e altamente desiderabile. Solo così potremo parlare il linguaggio del futuro”.

Ha concluso Nicholas Moschi, Direttore Acquisti presso Liberty WinesIl progetto Garda DOC si distingue per un forte orientamento alla contemporaneità e per una visione chiara del futuro del vino italiano. È una denominazione pensata per intercettare i gusti di un pubblico internazionale, giovane, consapevole e curioso, che ricerca vini capaci di coniugare qualità, identità e piacevolezza. Allo stesso tempo questo consorzio nasce per valorizzare l’esperienza, la dedizione e la visione dei produttori locali, che da generazioni custodiscono il patrimonio vitivinicolo del territorio gardesano. Attraverso un lavoro costante su stile, coerenza qualitativa e narrazione, Garda DOC si propone oggi come un autentico ambasciatore del ‘bere bene’ italiano: un vino capace di rappresentare l’unicità di un terroir straordinario, la raffinatezza dei suoi paesaggi e l’evoluzione culturale del gusto, con uno sguardo rivolto sia alle nuove generazioni di consumatori che ai mercati più esigenti. In questo equilibrio tra radici e innovazione risiede la forza di questa denominazione”.

Dall’analisi è emerso un quadro chiaro delle potenzialità della denominazione, ma anche delle sue specificità già apprezzate dal trade, come la versatilità, la freschezza e il legame con un territorio d’eccellenza noto in tutto il mondo per la qualità della vita e del turismo.

Il Consorzio di Tutela Garda DOC conferma nuovamente, attraverso l’attività di studio, promozione e comunicazione, oltre che con questo convegno, il proprio impegno a sostenere la crescita della denominazione con azioni mirate, fondate sull’ascolto del mercato e sull’analisi puntuale dei dati.

Photo @ Garda DOC